Carabinieri Forestali, il bilancio del 2018 in provincia di Cuneo
Il comparto speciale dell’Arma nell'ultimo anno ha svolto complessivamente 5.641 servizi di pattugliamento del territorioSono stati resi noti i principali dati relativi all’attività svolta nell’anno 2018 dai Carabinieri Forestali in provincia di Cuneo, attivi sul territorio con 14 Stazioni, 1 Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale ed un Centro Settore Meteomont, coordinati e diretti da un Comando di Gruppo con sede presso il capoluogo.
Con la mission di tutela dell’ambiente il comparto speciale dell’Arma ha svolto complessivamente 5.641 servizi di pattugliamento del territorio, per lo più rurale, con compiti di polizia giudiziaria ed amministrativa, nonché di monitoraggio tecnico-specialistico del patrimonio naturalistico provinciale. Ne sono scaturiti 525 illeciti amministrativi (+ 24% rispetto al 2017), per un importo sanzionatorio complessivo di 577.004 euro, e 205 informative di reato all’Autorità Giudiziaria (+ 16% rispetto al 2017) a carico di 199 persone fisiche.
Tra gli ambiti operativi si evidenziano i controlli a tutela del paesaggio, dei corsi d’acqua, del benessere animale, della flora protetta e delle utilizzazioni boschive, nonché l’attività di contrasto al bracconaggio ed alle pratiche illecite in danno alla fauna ed alla flora protette, sia autoctone che di provenienza estera, e ancora i servizi di lotta alle frodi agroalimentari ed alle violazioni in materia di etichettatura e tracciabilità dei prodotti.
Un particolare impegno è stato profuso per il contrasto alla piaga degli incendi boschivi con 20 denunce all’Autorità Giudiziaria, 26 accertamenti di natura amministrativa e l’elevazione di sanzioni per un importo di 12.000€ complessivi. È stato in ogni caso il settore dei rifiuti e dell’inquinamento ambientale quello che ha richiesto il maggior impegno dell’Arma Forestale con 96 sanzioni amministrative irrogate per un ammontare di 267.267€ (quasi la metà del totale), oltre a 42 segnalazioni all’Autorità Giudiziaria. Sono state altresì asseverate dal Gruppo di Cuneo 41 prescrizioni tecniche di ripristino ambientale ad altrettanti soggetti, in tutti quei casi in cui l’abbandono indiscriminato o la gestione illecita dei rifiuti siano stati ritenuti sanabili e reversibili per il buon stato dell’ambiente. Tra le operazioni più significative del Nucleo Investigativo si ricordano l’operazione “Nero Wolf 2” che ha colpito una articolata associazione per delinquere dedita al traffico illecito di cani dall’est europeo ed operante non solo nel cuneese, nonché l’operazione “Senza rumore” che ha messo in luce una estesa e sistematica falsificazione di perizie fonometriche di centraline idroelettriche ed altre opere sul territorio piemontese e lombardo da parte di una società braidese operante nel campo delle certificazioni ambientali.
Per quanto riguarda le competenze sul monitoraggio tecnico specialistico si evidenzia che dalla stagione invernale 2017/18 il Gruppo di Cuneo, attraverso il dipendente Centro Settore Meteomont, è stato incaricato di coordinare l’attività di verifica del manto nevoso svolta da militari specializzati in tutto il Piemonte ed ha curato la redazione di 160 bollettini giornalieri di pericolo valanghe di livello regionale, consultabili sul sito www.meteomont.gov.it.
Si è inoltre contribuito alla redazione del terzo Inventario Forestale nazionale ed alla convenzione internazionale per il monitoraggio dello stato di salute degli ecosistemi forestali effettuando in provincia 155 rilievi con standardizzate procedure tecnico-scientifiche di valutazione di stato e consistenza del patrimonio boschivo. 29 sono stati poi gli interventi di sensibilizzazioni sulle tematiche ambientali svolte presso istituti di scuola primaria e secondaria, che hanno coinvolto più di 2000 ragazzi.
Chiude la sintetica esposizione delle attività il lavoro effettuato dall’unità cinofila antiveleno che è intervenuta nel 2018 nella bonifica di 52 siti sospetti, ovvero nella ricerca ed individuazione di bocconi avvelenati in aree svariate del territorio contro l’odiosa pratica, purtroppo in aumento, che cagiona la morte non solo dei selvatici (lupi e volpi in primis) ma anche di molti cani attirati anch’essi dalle esche rilasciate. Parte dell’attività viene compiuta in sinergia o in supporto alla linea territoriale dell’Arma per fornire il contributo specialistico nei servizi di prevenzione a tutela della legalità. I Carabinieri Forestali sono disponibili a recepire le segnalazioni dei cittadini attraverso il numero unico di emergenza 112.
c.s.
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