Caso Visibilia, Massimo Garnero al telefono: “Non dobbiamo farla fallire, sennò è un casino”
Nell’inchiesta spuntano le conversazioni tra il capogruppo di Fratelli d’Italia a Cuneo, non indagato, e un manager della società di Daniela Santanchè“Non dobbiamo farla fallire, c... Anche se lei, come ministro poi, è un casino”. Così Massimo Garnero, fratello di Daniela Santanchè e capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia a Cuneo, parlava al telefono, il 2 novembre 2022, con Massimo Cipriani, membro del CdA di Visibilia. L’intercettazione, ripresa dai giornali, è agli atti dell’inchiesta che la Procura di Milano ha chiuso nei giorni scorsi a carico del ministro del Turismo e di altre sedici persone collegate al gruppo editoriale.
L’ipotesi di reato è falso in bilancio. Un altro filone, su cui ha indagato la stessa Procura, riguarda invece una presunta truffa da 126mila euro ai danni dell’Inps, nel periodo in cui lo Stato aveva messo a disposizione fondi per la cassa integrazione collegati all’emergenza Covid. Anche qui Santanchè è indagata, insieme ad altre quattro persone, una delle quali è il compagno Dimitri Kunz d’Asburgo. Il fratello Massimo, invece, non figura in nessuno dei due tronconi dell’inchiesta.
La telefonata del 2 novembre di due anni con Cipriani fa riferimento alla richiesta di liquidazione giudiziale che i pm milanesi avevano avanzato per Visibilia Editore, società editoriale fondata dalla senatrice di FdI e da lei presieduta fino al gennaio 2022. Garnero, si legge in un’informativa del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, aveva contattato il manager (ora indagato). Da lui aveva saputo che “la banca non darà più credito a causa dell’istanza di liquidazione”. Cipriani suggeriva che “l’unica soluzione è che Briatore (non indagato, ndr) riceva in pegno le quote di Twiga srl” detenute da Santanchè, per il tramite dell’Immobiliare Dani srl, in modo da convogliare gli introiti del pegno in Visibilia Concessionaria srl. Questa società avrebbe così potuto saldare i debiti verso Visibilia Editore, assicurandole i mezzi per pagare l’Erario ed evitare il fallimento.
“Non c’è un piano B” faceva presente Cipriani a Massimo Garnero, il quale dal canto suo replicava che, da ministro, sua sorella avrebbe dovuto disfarsi di ogni quota per evitare il conflitto d’interessi. E aggiungeva: “Dimitri (Kunz, ndr), anche lui sarà sotto un treno”. Cipriani a sua volta sottolineava “come sarebbe un disastro, per un ministro, non pagare le imposte allo Stato. In caso di fallimento, dovrà dimettersi”.
Proprio questo pomeriggio il ministro Santanchè è a Fossano per un convegno sul turismo, promosso dal suo partito. In questi mesi il nome di Massimo Garnero è circolato più volte come possibile indicazione di Fratelli d’Italia per il listino blindato delle regionali, ovvero l’elenco di candidati che verranno eletti automaticamente a palazzo Lascaris in caso di vittoria del centrodestra.
Redazione
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