Coltellate al rivale in amore davanti al bar: alla sbarra un bovesano
L’imputato non avrebbe accettato la relazione della sua ex fidanzata con un compaesano 35enne. L’agguato di fronte al dehor di un locale in piazza ItaliaNon avrebbe accettato la fine della relazione con la ragazza con cui aveva convissuto fino a un mese prima. Per questo, vedendola insieme al nuovo fidanzato, si sarebbe scagliato contro quest’ultimo con un coltello, ferendolo a una coscia.
Tutto questo nel pieno centro di Boves, di fronte a un bar dove la coppia era entrata per un aperitivo. Lei, diciannovenne all’epoca dei fatti, usciva da poco da un burrascoso rapporto con M.J.M. e aveva intrapreso una nuova relazione con un 35enne compaesano del suo ex. La sera del 30 aprile 2019 i due si erano recati al bar Portico di piazza Italia: “Appena arrivati - ha raccontato la giovane in tribunale - M.J.M. ci ha visti e ha cominciato a urlarci contro. Io sono entrata subito nel locale sentendo le urla, il mio fidanzato mi ha seguita poco dopo. Vedendo che M. era agitato ci siamo trattenuti un po’ nel bar, lui si è seduto a un tavolino in modo che potessimo vederlo e ha tirato fuori un coltello: mimava il gesto di tagliarci la gola”.
All’uscita dal locale la ragazza era corsa subito in macchina su consiglio del compagno, mentre quest’ultimo era rimasto ad affrontare l’altro uomo: “Dall’auto non potevo vedere cosa succedesse, ho sentito solo le urla e poi un grido molto forte. Quando il mio fidanzato è salito in auto aveva la gamba piena di sangue, mi ha detto di essere stato accoltellato”. Circa la dinamica dell’accoltellamento ha deposto la parte offesa: “Quando siamo usciti lui si è avvicinato: aveva una bottiglia in mano e ha fatto per colpirlo, io l’ho spinto a terra e gli sono caduto addosso tenendogli le mani. Qualcuno però mi ha tirato su da dietro, in quel momento M.J.M. mi ha colpito con una coltellata”. Nel tentativo di liberarsi dal suo aggressore, l’uomo riferisce di avergli in seguito sferrato un pugno e di averlo spinto contro un tavolino del dehor.
In un primo tempo il 35enne aveva evitato di recarsi in ospedale per poter trascorrere la vigilia del primo maggio in compagnia della sua fidanzata. Solo in seguito si era reso conto che la ferita, un taglio netto alla coscia, era più profonda di quanto pensasse. Il giorno successivo si era comunque recato in Pronto soccorso accusando un dolore persistente alla gamba ed era stato refertato.
Il processo per lesioni aggravate e minaccia a carico di M.J.M. è stato aggiornato al 4 maggio.
a.c.
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