Controlli sul pesce venduto a Cuneo e in altri centri della provincia
Le attività della Guardia Costiera di Imperia hanno interessato anche Mondovì, Alba e Bra. Ispezioni in vista dei giorni festivi a pescherie, ristoranti e supermercatiDiversi controlli sulla filiera ittica hanno interessato nei giorni precedenti alle festività natalizie la provincia di Cuneo, in particolare il capoluogo e i comuni di Mondovì, Alba e Bra. Ad eseguirli la Guardia Costiera di Imperia che ha intensificato le proprie attività ispettive, finalizzate alla tutela del consumatore finale e al contrasto dello sfruttamento illecito delle risorse marine.
Nell’area di giurisdizione della Capitaneria di porto di Imperia i militari della Guardia Costiera, ad oggi, hanno effettuato controlli sia presso i punti di sbarco del pescato sia lungo la filiera commerciale dei prodotti ittici, dalla grande distribuzione alla ristorazione e al commercio al dettaglio. I controlli si sono concentrati maggiormente sul litorale del ponente ligure, ma hanno interessato anche territori del Piemonte meridionale. La fase preliminare all’inizio dell’operazione “Atlantide” è stata caratterizzata da un’attività di intelligence - anche con l’ausilio di noti social network - che ha permesso ai militari della Capitaneria di porto di Imperia di raccogliere preziose informazioni che hanno indirizzato l’attività ispettiva anche nelle aree dell’entroterra piemontese.
I molteplici controlli a pescherie, ristoranti, supermercati e centri di smistamento hanno consentito di rilevare diverse irregolarità relative alla mancanza di documentazione attestante la tracciabilità del pescato e la violazione di norme igienico sanitarie. I verbali amministrativi elevati ammontano a circa 7.000 Euro ai quali si aggiungono quasi un quintale di prodotto ittico posto sotto a sequestro. Nel corso dell’intensa attività ispettiva sono state fornite puntuali indicazioni e misure di miglioramento agli esercenti al fine di garantire, da un lato, la corretta informazione del consumatore finale, dall’altro, la corretta conservazione dei prodotti ittici, soprattutto se venduti ancora in vita. I numeri dell’operazione sono destinati ad aumentare fino al termine dell’anno e si inseriscono nello sforzo complessivo posto in essere dalla Guardia Costiera in materia di controllo pesca nel 2021, per un importo di circa 6 milioni di euro di sanzioni comminate da cui è scaturito il sequestro di oltre 378 tonnellate di prodotto ittico irregolare che sarebbe potuto giungere sulle tavole degli italiani.
Redazione
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