Coronavirus, rispetto a ieri sono invariati i ricoverati in terapia intensiva
Sono sei in tutto il Piemonte, mentre i degenti in altri reparti sono 146. Oggi nessun nuovo decessoOggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.917 (+ 26 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3171 (+3) Alessandria, 1568 (+5) Asti, 839 (+3) Biella, 2421 (+4) Cuneo, 2336 (+0) Novara, 13.374 (+9) Torino, 1087 (+1) Vercelli, 955 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 166 (+0) provenienti da altre regioni.
Altri 729 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
I decessi rimangono 4123 in totale
Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.
Il totale è di 4123 deceduti risultati positivi al virus: 678 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 371 Novara, 1818 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
La situazione dei contagi
Sono 31.558 (+ 13 rispetto a ieri, di cui 9 asintomatici. Dei 13 casi, 3 screening, 7 contatti di caso, 3 con indagine in corso. I casi importati dall’estero sono 3 su 13) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4092 Alessandria, 1881 Asti, 1054 Biella, 2903 Cuneo, 2806 Novara, 15.957 Torino, 1349 Vercelli, 1148 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 268 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (invariato rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 146 (+2 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 637. I tamponi diagnostici finora processati sono 475.380, di cui 260.633 risultati negativi.
Redazione
CUNEO cuneo - coronavirus