Coronavirus, un mese di 'Fase 2': in Piemonte nessuna risalita dei contagi dopo la caduta delle restrizioni
Prosegue il trend positivo dei numeri della nostra regione a due settimane dai nuovi allentamenti delle misure in vigore durante il 'lockdown'“Monitorare”. “Evitare di abbassare la guardia”. “Tenere sotto controllo i dati”. Sono alcune delle “parole d’ordine” sciorinate nelle ultime settimane da esperti e istituzioni rivolgendosi alla popolazione, invitando tutti al rispetto delle misure di sicurezza anti Coronavirus: con gli allentamenti alle dure restrizioni imposte alla popolazione durante i quasi due mesi di “lockdown” il timore era quello di una nuova risalita della curva dei contagi da Covid-19 e di un nuovo aumento della pressione sul sistema sanitario, in grave crisi nella fase più acuta della pandemia. Due settimane fa, martedì 19 maggio, avevamo osservato come a due settimane dal 4 maggio, giorno della prima parziale caduta delle restrizioni, i dati relativi al Piemonte risultassero più che confortanti, con un rallentamento della diffusione del virus che non aveva risentito del primo passo verso il ritorno alla normalità. Arco di tempo non casuale, quello scelto per valutare i dati: il periodo di incubazione del nuovo Coronavirus Sars-Cov-2, vale a dire il tempo che passa tra il contagio e il comparire dei sintomi, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, è stimato infatti tra i 2 e gli 11 giorni, fino ad un massimo di 14.
Dal giorno in cui avevamo provato a tracciare un primo bilancio della “Fase 2” sono passate altre due settimane, che hanno portato con sé la fine di altre restrizioni: pur con qualche giorno di ritardo rispetto al resto del paese, per esempio, anche il Piemonte ha provveduto a riaprire bar e ristoranti, con il ritorno della famigerata “movida”. Oggi, lunedì 1° giugno, proviamo quindi ad osservare nuovamente quegli stessi dati, quelli da “monitorare” per valutare la diffusione del virus.
Due settimane fa in Piemonte i pazienti in terapia intensiva erano 99, mentre secondo il bollettino più recente, quello di domenica 31 maggio, il dato è sceso a 58. In netto calo anche i ricoveri ordinari di pazienti positivi al Coronavirus, passati da 1.589 a 973. Entrambi i dati, negli ultimi 14 giorni, hanno visto un costante “segno meno”.
Lo scorso 18 maggio in Piemonte i pazienti “attualmente positivi”, al netto di deceduti e guariti, erano 13.689: oggi sono 8.195, per effetto dei 6.277 guariti, dei 235 decessi e dei 1.018 nuovi casi delle ultime due settimane. I soggetti in isolamento domiciliare sono quasi dimezzati, passando da 8.186 a 4.130.
Stando al bollettino di domenica 31 maggio è invece leggermente peggiorato il rapporto tra i tamponi effettuati e i pazienti positivi riscontrati. Il 18 maggio con 4.108 test si individuarono 72 contagiati, ieri con 3.305 esami se ne sono registrati 54: da un positivo ogni 57 tamponi a uno ogni 61. Questo dato, però è influenzato dal numero di test effettuati, generalmente sempre inferiori nel weekend, e dal fatto che il dato accorpa sia i tamponi diagnostici (su nuovi pazienti) che quelli di verifica, eseguiti su soggetti positivi per accertarne la guarigione.
Insomma, dopo un mese di “fase 2”, a due settimane dall’ulteriore allentamento delle restrizioni e a dieci giorni dalla riapertura di bar e ristoranti, i numeri dicono che il Piemonte sta reggendo, dal punto di vista epidemiologico, l’impatto con il lento ritorno alla normalità. Tra due giorni, mercoledì 3 giugno, un nuovo “test” con la caduta di un’ulteriore restrizione, il divieto di spostamento tra regioni.
a.d
CUNEO Piemonte - coronavirus