Cuneo: controlli a tappeto nei 'negozi etnici' tra corso Giolitti e via Silvio Pellico
Impegnati i Carabinieri con il supporto dell'Asl. Contestate tre sanzioni amministrative e ritirati dagli scaffali prodotti alimentari di dubbia provenienza
Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Comando Compagnia e del Gruppo Carabinieri Forestale di Cuneo, sulla base di servizi coordinati disposti dal Comando Provinciale in materia di contrasto all’illegalità diffusa in materia agroalimentare, hanno eseguito una serie di controlli straordinari in città e in particolare nei 'negozi etnici' ubicati nella zona di Corso Giolitti e via Silvio Pellico, da tempo al centro delle polemiche per una situazione di degrado che affligge l’area.
Il controllo si è sostanziato nell’identificazione e contestuale perquisizione personale di diversi soggetti la cui presenza in quelle aree destava più di qualche sospetto, in relazione a possibili condotte di spaccio di sostanze stupefacenti, e in diversi controlli in materia agroalimentare, effettuati con il supporto anche del servizio ASL CN1, degli esercizi commerciali insistenti nelle due arterie stradali che si connettono alla stazione ferroviaria.
Proprio in quest’ultimo campo, a seguito delle varie ispezioni effettuate, venivano contestate sanzione amministrative a diversi soggetti, nordafricani, cinesi, albanesi e bengalesi, titolari degli esercizi commerciali dediti alla vendita al pubblico di prodotti alimentari. I Carabinieri operanti contestavano infatti tre sanzioni amministrative, pari a circa 4 mila 500 euro, in materia di rintracciabilità dei prodotti, con contestuale sequestro di 115 prodotti tra cui pesce (soprattutto granchi), hamburger e carne varia, focacce, pancetta, fichi secchi, lenticchie, nocciole, mandorle, riso, carne di anatra, vari tipi di legumi per un valore commerciale pari a euro mille, mentre altre quattro sanzioni amministrative, pari a circa 8 mila euro, venivano contestate in materia di obbligo di informazioni sui prodotti alimentari, con ulteriori sequestri di 2 mila 266 pezzi di pesce confezionato, patatine, merendine, riso, cereali, noodles, gamberi, pasta, caramelle, bevande varie, zucchero, pollo, germogli di soia e altri prodotti alimentari tra cui spezie per un valore commerciale pari a 9 mila euro.
Gli alimenti venivano quindi tolti dal mercato perché presentavano profili evidenti di rischio in materia di sicurezza ed igiene, evitando così, soprattutto in questo periodo natalizio, che quegli stessi prodotti potessero finire sulle tavole imbandite delle famiglie cuneesi, ignare di cosa avrebbero consumato, non essendo ben chiara l’origine e la qualità di quanto acquistato. "Il servizio coordinato, di primario interesse soprattutto durante le feste, verrà ripetuto nelle prossime settimane estendendolo anche alle altre zone del nostro territorio di competenza - fanno sapere della Compagnia dei Carabinieri di Cuneo - al fine di innalzare il livello di sicurezza, anche in materia alimentare, nell’intero comune".
Il controllo si è sostanziato nell’identificazione e contestuale perquisizione personale di diversi soggetti la cui presenza in quelle aree destava più di qualche sospetto, in relazione a possibili condotte di spaccio di sostanze stupefacenti, e in diversi controlli in materia agroalimentare, effettuati con il supporto anche del servizio ASL CN1, degli esercizi commerciali insistenti nelle due arterie stradali che si connettono alla stazione ferroviaria.
Proprio in quest’ultimo campo, a seguito delle varie ispezioni effettuate, venivano contestate sanzione amministrative a diversi soggetti, nordafricani, cinesi, albanesi e bengalesi, titolari degli esercizi commerciali dediti alla vendita al pubblico di prodotti alimentari. I Carabinieri operanti contestavano infatti tre sanzioni amministrative, pari a circa 4 mila 500 euro, in materia di rintracciabilità dei prodotti, con contestuale sequestro di 115 prodotti tra cui pesce (soprattutto granchi), hamburger e carne varia, focacce, pancetta, fichi secchi, lenticchie, nocciole, mandorle, riso, carne di anatra, vari tipi di legumi per un valore commerciale pari a euro mille, mentre altre quattro sanzioni amministrative, pari a circa 8 mila euro, venivano contestate in materia di obbligo di informazioni sui prodotti alimentari, con ulteriori sequestri di 2 mila 266 pezzi di pesce confezionato, patatine, merendine, riso, cereali, noodles, gamberi, pasta, caramelle, bevande varie, zucchero, pollo, germogli di soia e altri prodotti alimentari tra cui spezie per un valore commerciale pari a 9 mila euro.
Gli alimenti venivano quindi tolti dal mercato perché presentavano profili evidenti di rischio in materia di sicurezza ed igiene, evitando così, soprattutto in questo periodo natalizio, che quegli stessi prodotti potessero finire sulle tavole imbandite delle famiglie cuneesi, ignare di cosa avrebbero consumato, non essendo ben chiara l’origine e la qualità di quanto acquistato. "Il servizio coordinato, di primario interesse soprattutto durante le feste, verrà ripetuto nelle prossime settimane estendendolo anche alle altre zone del nostro territorio di competenza - fanno sapere della Compagnia dei Carabinieri di Cuneo - al fine di innalzare il livello di sicurezza, anche in materia alimentare, nell’intero comune".
d.c.
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