Detenuto dà fuoco alla cella e perde i sensi, salvato dagli agenti del Cerialdo
Poliziotti e infermiere intossicati. Il recluso aveva in precedenza lanciato feci e urine al personale sanitario e aggredito due sorveglianti a colpi di sgabelloHa dato fuoco al tavolo in plastica della cella, rischiando di morire nell’incendio sprigionatosi: solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato il peggio, quando il responsabile del rogo era ormai privo di sensi nella stanza avvolta dal fumo e dalle fiamme.
L’episodio si è verificato nella tarda serata di martedì scorso, 19 marzo, all’interno della casa circondariale di Cuneo. Il recluso in questione, un uomo di origini marocchine, non è nuovo episodi simili. Alcuni giorni prima dei fatti aveva attaccato il personale sanitario, lanciando feci e urine. In precedenza era già stato trasferito al reparto isolamento dopo altri gravi danneggiamenti in cella e un’aggressione nei confronti di due agenti: i sorveglianti erano stati colpiti con uno sgabello, al punto che anche uno scudo protettivo era finito in frantumi.
Sul posto sono intervenute diverse autoambulanze e mezzi dei vigili del fuoco. Il sovrintendente e i quattro poliziotti penitenziari intervenuti sono rimasti intossicati, necessitando di cure mediche presso il Dea dell’ospedale di Cuneo. Anche due infermiere del presidio medico penitenziario, che hanno fornito i primi soccorsi al detenuto, hanno inalato i fumi che si erano propagati in gran parte dell’istituto e hanno avuto bisogno di cure in Pronto soccorso. Il detenuto, intanto, è stato trasportato in ospedale con la procedura di massima urgenza. Si è reso necessario anche il rientro in servizio del Personale del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti (NTP) che aveva appena terminato il proprio turno lavorativo, iniziato già dalle prime ore della mattina, per garantire la gestione dell’emergenza in ospedale. Alcune unità di personale, fanno sapere i sindacati, hanno svolto oltre venti ore consecutive di lavoro.
Così commenta il segretario generale del sindacato di polizia Osapp Leo Beneduci: “Grazie al tempestivo e professionale intervento dei Poliziotti Penitenziari in servizio presso la Casa Circondariale di Cuneo, si è evitata la tragedia. Per l’ennesima volta ci rivolgiamo alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni affinché dichiari lo stato di emergenza nazionale delle carceri italiane. Attualmente, il sistema penitenziario è in uno stato altamente critico. È imprescindibile agire con urgenza e determinazione per ripristinare la dignità e la legalità nelle nostre carceri. Il personale di Polizia Penitenziaria si impegna quotidianamente con elevata professionalità e grande sacrificio personale, anche mettendo a serio rischio la propria vita, per preservare e far rispettare questi valori sempre più rari negli istituti penitenziari nazionali”.
Redazione
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