Detenuto infuriato incendia una cella a Cerialdo: ‘Datemi il Corano’
Il giovane di origini africane afferma di aver dato in escandescenze perché gli era stata negata la possibilità di leggere il testo sacro dell’IslamÈ chiamato a rispondere di danneggiamento seguito da incendio e resistenza a pubblico ufficiale un giovane detenuto di origini africane che nel corso del 2018 aveva appiccato il fuoco a lenzuola e indumenti nella sua cella, all'interno del carcere di Cerialdo.
A suo dire, si sarebbe trattato di un gesto di protesta, motivato dal fatto che l’amministrazione carceraria gli avrebbe negato la possibilità di ottenere una copia del Corano. Diversi agenti di Polizia Penitenziaria ascoltati come testimoni hanno tuttavia smentito questa ricostruzione, ricordando che il detenuto aveva già manifestato problemi di convivenza con i compagni ed era stato perciò destinato a una diversa area della struttura.
Secondo le testimonianze, l’uomo avrebbe brandito un manico di scopa e lanciato escrementi contro gli operanti intervenuti per domare il modesto incendio. Nessun agente ha riportato lesioni.
Il detenuto sta scontando una condanna definitiva, con fine pena imminente. Ma l’intemperanza per cui verrà giudicato a breve potrebbe costargli un allungamento della permanenza a Cerialdo.
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