Donna a processo per la fuga d’amore con una sedicenne di Cuneo: il caso finì su ‘‘Chi l’ha visto?’’
La 47enne siciliana aveva indotto la ragazzina a lasciare la madre. Solo dopo un mese erano state ritrovate in Germania: “Eravamo come Romeo e Giulietta”Erano state le telecamere di “Chi l’ha visto?”, nel settembre 2017, a risolvere in diretta il caso della scomparsa di una sedicenne di Cuneo, denunciata dalla madre un mese prima.
La donna si era rivolta alla trasmissione di Raitre - oltre che alle autorità - raccontando di non aver più avuto notizie di sua figlia dal 4 agosto: la ragazzina era scomparsa da casa con un vestito lungo di jeans, un paio di infradito e una borsa a tracolla. I sospetti più forti vertevano da subito sull’idea di una fuga volontaria in compagnia della 47enne M.L.R., una donna che aveva conosciuto tempo prima durante una serata di karaoke e che già in precedenza avrebbe affrontato la madre di lei dicendole “ti porterò via tua figlia”.
Le prime segnalazioni in effetti davano le due a Belpasso, provincia di Catania, il paese di origine di M.L.R.: a bordo di una Fiat Panda di colore grigio si sarebbero poi dirette in altre località tra la Calabria e la Campania per arrivare infine in Germania, nei pressi di Monaco di Baviera. Qui, il 9 settembre, la troupe di “Chi l’ha visto?” aveva raggiunto l’abitazione di M.L.R. trovandola in compagnia dell’adolescente: “Noi non abbiamo fatto niente di male. Lei voleva venire con me, non le ho puntato una pistola contro” aveva detto la 47enne, frastornata, di fronte alle telecamere. A suo dire sarebbe stata l’opposizione alla loro relazione a “costringerla” a una sorta di fuitina: “Noi stavamo bene a Cuneo. Io lavoravo e ci vedevamo, ma la madre non lo accettava. Ci hanno costrette a staccarci. Eravamo come Romeo e Giulietta”.
M.L.R., tuttora residente in Germania, ha una storia personale difficile, con un matrimonio fallito alle spalle e un figlio disabile. Ora dovrà rispondere di due imputazioni per l’accusa di sottrazione di minore con trattenimento all’estero. Nell’udienza filtro di stamani si sono costituite come parti civili sia la madre dell’adolescente che la stessa ragazza, oggi ventenne: sarà lei a deporre il prossimo 16 marzo contro l’imputata. Il giudice ha ammesso la costituzione nel processo anche di due diversi soggetti, l’associazione Penelope e la onlus Gens Nova, che si occupano di ricerca delle persone scomparse.
a.c.
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