Due condanne in un giorno per il pregiudicato che sfondò la vetrina di una farmacia di Cuneo
Il 29enne, oggi in carcere, è stato riconosciuto colpevole di danneggiamento. In un altro processo doveva rispondere di resistenza a pubblico ufficialeÈ un primato poco invidiabile quello collezionato in tribunale da un pregiudicato 29enne, condannato da due diversi giudici nell’arco della stessa giornata.
In un caso l’imputato di origini saluzzesi doveva rispondere del reato di danneggiamento di bene esposto alla pubblica fede, con l’aggravante dei futili motivi. A M.L., classe 1992, si contestava di aver infranto con un calcio la vetrina della farmacia cuneese Beato Angelo di corso Nizza 48. La denuncia era stata raccolta dai carabinieri il 23 marzo dello scorso anno, in pieno lockdown.
Poco prima delle otto di sera i militari avevano ricevuto la chiamata di un passante e trovato la vetrata della farmacia in frantumi. Anche la titolare e una testimone, residente nel palazzo di fronte, erano presenti. Dalle ricostruzioni si era potuto stabilire che l’atto vandalico era avvenuto a seguito di un violento diverbio tra un giovane italiano e un extracomunitario, entrambi allontanatisi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Acquisendo i video delle telecamere di videosorveglianza, i carabinieri avevano potuto identificare il sospetto autore del danneggiamento nella persona di M.L., già noto per precedenti reati.
A carico del pregiudicato, al momento detenuto nel carcere di Forlì, la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione e mille euro di multa, aggravata dall’aver commesso il reato per futili motivi e in stato di ubriachezza: “Si tratta di un soggetto socialmente pericoloso e già dichiarato delinquente abituale” ha sottolineato nella requisitoria il pubblico ministero Anna Maria Clemente. Il giudice Sandro Cavallo lo ha condannato a otto mesi di reclusione revocando il provvedimento di sospensione della pena che era stato concesso in precedenza.
In un diverso procedimento, di fronte al giudice Elisabetta Meinardi, M.L. doveva rispondere di un altro episodio di danneggiamento e di resistenza a pubblico ufficiale. La notte del 24 ottobre di due anni fa l’allora 27enne era stato arrestato dagli agenti della Questura in un condominio di corso IV Novembre, sempre nel centro di Cuneo: sembra che in quell’occasione l’uomo avesse preso a calci le porte di alcuni alloggi pretendendo che gli venisse offerta ospitalità. All’arrivo degli agenti, chiamati dagli inquilini, il soggetto aveva cercato di sferrare calci e pugni al loro indirizzo.
Il giudice lo ha assolto dall’accusa di aver forzato il portone condominiale ma lo ha condannato per l’ipotesi di resistenza a sei mesi di reclusione, a fronte dei quattro che erano stati chiesti dalla Procura.
a.c.
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