Ex arbitro accusato di sfruttamento della prostituzione minorile
L'uomo, un quarantenne residente in provincia di Cuneo, è stato arrestato. Avrebbe pagato minorenni per avere rapporti sessuali con lui
Un 40enne ex arbitro di calcio avrebbe pagato dei minorenni per avere rapporti sessuali con lui. L'uomo, residente in provincia di Cuneo, è stato arrestato e portato in carcere a Torino nella mattinata di oggi, martedì 10 aprile. L’indagine è nata da una segnalazione dei servizi sociali alla Procura della Repubblica di Torino in cui veniva indicato che un minorenne era in contatto con adulti con cui aveva rapporti sessuali a pagamento. A condurre le operazioni di arresto gli a
genti del Reparto Polizia di Prossimità della Polizia Municipale di Torino, insieme alla Polizia giudiziaria e alla Guardia di Finanza della Procura della Repubblica di Torino, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica dottor Mario Bendoni.
L'uomo è accusato di sfruttamento della prostituzione minorile ed è difeso dall'avvocato Gianluca Marta. L'ordine di custodia cautelare in carcere è stato emesso dal gip Agostino Pasquariello.
Dall'analisi dei supporti informatici sequestrati dopo intercettazioni telefoniche e una perquisizione domiciliare, l'uomo aveva intrattenuto numerose conversazioni via chat (WhatsApp) e incontri con terzi soggetti, anche minori con i quali aveva contrattato la prestazione di atti sessuali a pagamento. All'epoca dei fatti era arbitro di calcio nelle categorie giovanili (2015-2016) e aveva intrattenuto numerose conversazioni via WhatsApp e incontri con terzi soggetti, anche minori con i quali aveva contrattato la prestazione di atti sessuali a pagamento.
A seguito di indagini di polizia giudiziaria sono state identificate le vittime e sono state raccolte le testimonianze. L'uomo non avrebbe avuto contatti con i giovani calciatori, ma li avrebbe conosciuti su una piattaforma online riservata ad incontri omosessuali.
genti del Reparto Polizia di Prossimità della Polizia Municipale di Torino, insieme alla Polizia giudiziaria e alla Guardia di Finanza della Procura della Repubblica di Torino, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica dottor Mario Bendoni.
L'uomo è accusato di sfruttamento della prostituzione minorile ed è difeso dall'avvocato Gianluca Marta. L'ordine di custodia cautelare in carcere è stato emesso dal gip Agostino Pasquariello.
Dall'analisi dei supporti informatici sequestrati dopo intercettazioni telefoniche e una perquisizione domiciliare, l'uomo aveva intrattenuto numerose conversazioni via chat (WhatsApp) e incontri con terzi soggetti, anche minori con i quali aveva contrattato la prestazione di atti sessuali a pagamento. All'epoca dei fatti era arbitro di calcio nelle categorie giovanili (2015-2016) e aveva intrattenuto numerose conversazioni via WhatsApp e incontri con terzi soggetti, anche minori con i quali aveva contrattato la prestazione di atti sessuali a pagamento.
A seguito di indagini di polizia giudiziaria sono state identificate le vittime e sono state raccolte le testimonianze. L'uomo non avrebbe avuto contatti con i giovani calciatori, ma li avrebbe conosciuti su una piattaforma online riservata ad incontri omosessuali.
Redazione Cuneodice.it
CUNEO cuneo - Provincia di Cuneo - Torino - Arbitro - vittime - Procura - minori - Cronaca - Rapporti sessuali - Notizie - Pedofilo - Pedofilia - Sfruttamento della prostituzione minorile - Atti sessuali - Incontri gay