Furto ai danni di un parrucchiere cuneese, a processo una ex dipendente
La donna era accusata di aver sottratto dal salone in cui lavorava denaro contante, prodotti e utensili. Il giudice l’ha condannata a risarcire l’ex titolareSi era arrivati al punto di richiedere l’aiuto degli investigatori privati e delle telecamere per scoprire l’origine degli ammanchi denunciati per un lungo arco di tempo dal punto vendita cuneese della catena Dessange.
Il titolare del negozio di parrucchiere e centro estetico ha in seguito querelato una sua ex dipendente, la 33enne cuneese V.D., accusandola di aver sottratto denaro contante, prodotti per il trattamento dei capelli, utensili da parrucchiere e altri oggetti. Le imputazioni abbracciavano un periodo di due anni, dal 2017 al 2019, ma solo per le due settimane in cui erano state installate le videocamere nascoste all’interno del salone è stato possibile raccogliere elementi di prova sufficienti.
Il processo a carico della donna si è concluso la scorsa settimana con la concessione da parte del giudice della messa alla prova, come richiesto dalla difesa rappresentata dall’avvocato Daria Boriosi. Oltre ad impegnarsi nei lavori socialmente utili per sei mesi l’imputata dovrà risarcire alla parte civile, costituitasi in giudizio con l’avvocato Pietro Resegotti, la somma di 2500 euro.
Un’ulteriore causa è tuttora pendente presso il tribunale civile, dove la parte offesa intende richiedere una quantificazione dei danni superiore a quella già concessa dal giudice penale: “Abbiamo fatto presente che il danno era molto più ingente e che il dibattimento avrebbe potuto fornire elementi di prova ulteriori” ha commentato l’avvocato Resegotti.
a.c.
CUNEO cuneo - furto - Cronaca - locali - processo