Il Piemonte piange Ormezzano: quei primi passi da "giornalista" da sfollato a Limone Piemonte
Il giornalismo sportivo italiano perde uno dei suoi giganti: aveva 89 anni, la sua famiglia si trasferì in alta valle Vermenagna da Torino negli anni della guerra. Lì frequentò le scuole elementariIl giornalismo sportivo piemontese (ma non solo) piange la scomparsa di Gianpaolo Ormezzano. Aveva 89 anni: storica firma de “La Stampa” e del “Guerin Sportivo”, oltre che di numerose altre testate, fu anche direttore di Tuttosport. Per decenni ha raccontato lo sport e il calcio italiano, sempre con il suo inconfondibile taglio, pungente e ironico, e con un occhio particolare per il suo amato Torino, di cui era una formidabile memoria storica: testimone oculare delle gesta del Grande Torino, era al timone di Tuttosport nel 1976, anno dell’ultimo scudetto granata.
Nato a Torino nel 1935 da padre biellese e madre di origini cuneesi, proprio nella Granda - da sfollato a Limone Piemonte - Ormezzano aveva frequentato buona parte delle scuole elementari. Poco dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, infatti, la sua famiglia si trasferì nell’alta valle Vermenagna, dove Ormezzano in un certo senso mosse i suoi primi, precocissimi passi da giornalista. Si dice infatti che già allora fosse così bravo con le parole da scrivere lui i pensierini per i compagni di classe, in cambio di mentine e dolcetti.
Lui stesso, in un’intervista di circa quindici anni fa, raccontò quegli anni vissuti a Limone: “Per evitare i bombardamenti a Torino feci larga parte delle elementari a Limone Piemonte. Sono molto contento di questa radice che mi sono inventato, o che Hitler e Mussolini mi hanno inventato: è l’unica cosa per cui sono grato della loro esistenza. Lì ho imparato a sciare: salivamo a piedi, non c’erano funivie, tre ore di salite per tre minuti di discesa. Lì ho imparato a scrivere. Ricordo che aspettavamo l’arrivo di mio padre dalla città, da Torino, con i pacchi di cibo. Ricordo che d’inverno scavavamo dei veri e propri tunnel, dei camminamenti nella neve nelle strade del centro, per andare a scuola. Ricordo i bombardamenti, quando andavamo a cercare riparo nei rifugi. Era tutta un’altra vita: a Limone ho imparato tutto”.
Uomo di sconfinata cultura, non limitava allo sport i suoi interessi: tra i suoi servizi storici, infatti, anche quelli da Cape Canaveral nel 1969, inviato nel giorno dello sbarco dell’uomo sulla Luna.
La sua scomparsa ha generato cordoglio unanime nel mondo del giornalismo e dello sport italiano: “Gigante del giornalismo italiano, cittadino del mondo ma con il cuore ben saldo a Torino, dove era un imprescindibile punto di riferimento”, così l’ha descritto il “suo” Toro in un comunicato pubblicato nel pomeriggio.
a.d.
LIMONE PIEMONTE gianpaolo ormezzano