Incidente tra moto e auto in corso Nizza, a processo per lesioni un bovesano
L’automobilista si accingeva a svoltare all’altezza di via Sobrero quando avvenne l’impatto con il mezzo a due ruote: il centauro sostiene di essere stato investitoSi stava dirigendo in moto verso l’ospedale di Cuneo quando, a suo dire, sarebbe stato travolto da un’auto in doppia fila che si accingeva a svoltare in un tratto a doppia striscia continua su corso Nizza.
Per questo il conducente dell’auto, il bovesano G.P., deve ora rispondere di lesioni personali in seguito all’incidente avvenuto nel primo pomeriggio del 28 aprile 2019. Il motociclista, un 34enne torinese, era accompagnato quel giorno da due amici, anche loro in sella alle proprie motociclette. Al giudice ha riferito di essere stato colpito dall’auto all’interno della propria corsia, mentre si accingeva a superare il veicolo che fino a quel momento era rimasto fermo e senza le quattro frecce. In conseguenza dell’urto aveva riportato due fratture al polso della mano destra, della quale non ha più recuperato la completa funzionalità, e una serie di lesioni guaribili in cinquanta giorni. L’assicurazione di G.P. l’ha in seguito risarcito per i danni fisici e per quelli alla motocicletta, motivo per cui il 34enne ha rimesso la querela.
Gli amici che erano insieme a lui hanno confermato la versione della parte offesa. La prima delle tre moto, che secondo il centauro procedeva a una velocità di circa 50 km/h, sarebbe stata investita dall’Alfa Romeo di G.P. che all’altezza di via Ascanio Sobrero avrebbe svoltato all’improvviso senza inserire la freccia, forse con l’intento di compiere un’inversione a U. Un passante, testimone oculare dei fatti, sostiene invece che l’auto avesse la freccia e dice di aver visto il guidatore fermarsi poco prima della linea di mezzeria per lasciar passare due auto sulla corsia opposta, prima di incominciare la manovra di svolta. Solo a quel punto sarebbe sopraggiunta una prima moto, che aveva evitato l’impatto, e poi quella guidata dalla parte offesa.
L’imputato, dal canto suo, ha confermato di aver messo la freccia all’atto di svoltare su via Sobrero e di aver guardato lo specchietto prima di avviarsi: l’impatto sarebbe avvenuto a suo dire oltre la linea di mezzeria.
Il giudice ha rinviato l’udienza all’11 gennaio per la discussione.
a.c.
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