Italexit porta Draghi in tribunale per i decreti varati durante la pandemia
Domani la prima udienza presso il Giudice di Pace di Cuneo. Balocco: "Grande affermazione di civiltà"Il Coordinamento per il Piemonte di Italexit ha promosso una serie di class action nei tribunali di tutte le principali città piemontesi (Torino, Alessandria, Novara, Cuneo, Mondovì, Casale Monferrato, Verbania, Pinerolo e Vercelli) alle quali hanno aderito circa 300 persone. La richiesta del partito di Gianluigi Paragone ai giudici è quella di accertare la legittimità della intera normativa emergenziale (cioè tutti i DPCM e tutti i decreti legge varati durante la pandemia di Covid-19) e di "condannare" la Presidenza del Consiglio dei Ministri al "risarcimento dei danni patiti da ciascun cittadino".
Le cause, affidate al patrocinio degli avvocati Alberto Costanzo e Alessandra Vogliano, rappresentano una novità assoluta nel composito panorama delle azioni giudiziali in materia di normativa Covid. Nessuno aveva tentato questo tipo di operazione. Domani si svolgerà la prima udienza, presso il Giudice di Pace di Cuneo. Per difendersi, la Presidenza del Consiglio dei Ministri si è avvalsa dell’assistenza dell’Avvocatura dello Stato.
In una nota il responsabile provinciale di Italexit Alessandro Balocco commenta: "In attesa delle udienze presso le altre città, e poi delle sentenze, riteniamo comunque fin d’ora che già solo l’avvio di queste cause, che costringono il signor Mario Draghi a giustificare il suo operato davanti ai giudici, rappresenti una grande affermazione di civiltà, poiché per la prima volta si riconosce che chi siede al governo non si pone al di sopra del diritto ma deve rispondere delle sue azioni esattamente come ogni altro cittadino". "Da oggi la legge è un po’ più uguale per tutti", conclude.
Redazione
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