La psicosi da contagio blocca gli italiani all’aeroporto di New York
Il volo American Airlines è rimasto a terra perché l’equipaggio si rifiuta di salire. Tra gli sfortunati passeggeri c’è l’avvocato cuneese Antonio Dell’Aversana: ‘Siamo in balia degli eventi’Sarebbero dovuti partire dall’aeroporto JFK di New York con il volo American Airlines AA198 per Milano Malpensa in programma alle 18,05 locali. Non se n’è fatto nulla, perché l’equipaggio si è rifiutato di salire a bordo per timori di contagio da coronavirus e ha determinato la cancellazione del viaggio.
Protagonisti della disavventura un gruppo di italiani bloccati quando le procedure di imbarco erano già state avviate per 5 dei 9 scaglioni di viaggiatori. Chi era già salito sul velivolo è stato fatto scendere e ha faticato non poco prima di ottenere qualche informazione su cosa stesse accadendo.
Tra chi è rimasto a terra con un regolare biglietto in mano c’è l’avvocato cuneese Antonio Dell’Aversana, reduce da una visita ufficiale al consolato italiano in rappresentanza dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri). “Dovremmo essere trasferiti su un volo Alitalia, ma non sappiamo ancora se l’aereo stia venendo a prenderci” racconta a Cuneodice.it: “Quello che è certo è che siamo stati trattati malissimo, nessuno ci diceva niente. Per oltre un’ora e mezza siamo rimasti in balia degli eventi e abbiamo un buono pasto di minima entità: ci stiamo rimettendo anche solo per fare colazione. Forse ripartiremo questa sera alle 20”.
Poche ore prima della partenza prevista, il governo statunitense aveva alzato l’allarme sanitario da 3 a 4, il massimo previsto, per i viaggi nelle zone più colpite dal coronavirus in Italia.
Redazione
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