La valle Gesso conta i danni dopo "Aline"
Le precipitazioni di venerdì hanno lasciato il segno su strade e sentieri. L'acqua resta non potabile in sei ComuniLe proporzioni non sono quelle della tempesta Alex, ma le precipitazioni di venerdì scorso hanno comunque lasciato il segno nelle valli cuneesi: il territorio della valle Gesso è quello più colpito. Da ieri sono in corso sopralluoghi per quantificare l’entità dei danni soprattutto in alta valle. Eloquenti, in questo senso, le fotografie pubblicate stamattina dal Parco Alpi Marittime, che testimoniano gli effetti della tempesta “Aline” - così è stata ribattezzata, su strade e sentieri: "La strada del Valasco inizia con un cumulo di sassi, la rotabile che arriva al parcheggio del Centro visita di Terme è spezzata, la comunale della Valletta appena restaurata è un disastro. Non va meglio nel Gesso della Barra: chiusa al Ponte della Rovina la strada per San Giacomo, interrotta quella per il Lago della Rovina".
In ventiquattro ore la stazione della Diga del Chiotas ha registrato 215 mm di pioggia, quella di Valdieri 200 mm. Le precipitazioni hanno determinato innalzamenti significativi dei livelli idrometrici del corsi d'acqua. La situazione più severa si è riscontrata ad Andonno, dove il livello del torrente Gesso ha raggiunto e superato il livello di guardia Si sono verificati innalzamenti rilevanti sul Tanaro a Ponte Nava e sullo Stura di Demonte a Gaiola, i cui livelli si sono mantenuti però al di sotto della soglia di guardia.
Sono in alta valle Gesso anche le sorgenti che riforniscono l’acquedotto che serve la pianura cuneese: il fango e i detriti che le hanno contaminate hanno costretto sei Comuni ad emettere ordinanze di non potabilità dell’acqua. Al momento in cui scriviamo l’acqua resta inutilizzabile per usi alimentare, nemmeno previa bollitura, a Borgo San Dalmazzo, Boves, Vignolo, Cuneo, Cervasca e Castelletto Stura.
Redazione
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