Lo pestano in gruppo perché difendeva il fratello: tramite Facebook riconosce un presunto aggressore
L’aggressione era avvenuta a Castelletto Stura, durante la festa di San Magno. Un giovane di Morozzo deve rispondere delle lesioni in tribunaleParla di un’aggressione immotivata, dopo una discussione per futili motivi, il 21enne che ha denunciato il pestaggio subito nel luglio dello scorso anno a Castelletto Stura durante una sagra.
Stamani a Cuneo si è aperto il processo contro un giovane di Morozzo, S.R., che la Procura ritiene responsabile del pestaggio. A confortare questa ipotesi il riconoscimento effettuato dalla persona offesa e dal fratello 24enne, in base alle fotografie postate dal presunto aggressore sul suo profilo Facebook: “Sono sicuro al 100%, ricordo in modo nitido ciò che è accaduto quando mio fratello è venuto a soccorrermi” ha detto al giudice il 24enne, ricostruendo l’episodio.
I due fratelli partecipavano insieme ad alcuni amici alla festa di San Magno, organizzata dall’Acli castellettese. Qui sarebbero stati avvicinati da un gruppo di ragazzi a loro sconosciuti: alcuni di loro, forse alterati dall’alcol, avrebbero chiesto spiegazioni riguardo a un incidente avvenuto con una ragazza che affermava di essere stata colpita per errore da qualcuno. Quando la controversia sembrava ormai appianata, il gruppo aveva raggiunto una panchina: “Eravamo in otto, - ricorda la parte offesa - abbiamo visto avvicinarsi una trentina di persone, con aria minacciosa. Uno di questi ha preso per il collo un mio amico facendolo cadere dalla panchina, poi è scattata l’aggressione. Quando ho visto mio fratello per terra, preso a calci e pugni da sette o otto ragazzi, sono accorso in sua difesa e uno di loro mi ha colpito con un pugno”. In ospedale gli sarebbe poi stata riscontrata la frattura del naso, con prognosi di 25 giorni.
“In quel momento pensavo di morire, erano molto cattivi. Sono rimasto pieno di lividi per una settimana” ha raccontato il fratello della persona offesa, anche lui vittima dell’aggressione. Dopo l’accaduto, il giovane era riuscito a risalire all’identità del presunto responsabile del pestaggio attraverso il social network: “Qualcuno ci ha detto di aver riconosciuto uno dei componenti dell’altro gruppo. Dalle sue foto ho individuato S.R. come la persona che ci aveva affrontati prima della rissa e che poi aveva colpito mio fratello. Quando siamo andati a sporgere denuncia a Morozzo, i carabinieri ci hanno detto che erano soggetti già conosciuti. Ho poi saputo che solo una settimana prima si era verificata un’altra aggressione durante la festa di Castelletto Stura ed erano presenti gli stessi ragazzi”. La versione fornita dai due è stata confermata da alcuni amici che erano con loro quella sera e dal presidente dell’Acli, presente al momento dello scatenarsi della rissa: “Mi ero già messo in mezzo per dividere i due gruppi. Gli altri erano tranquilli sulla panchina, quando S.R. gli è arrivato addosso e ha colpito uno dei ragazzi seduti. Dopo mi sono allontanato per avvisare i carabinieri e il sindaco”.
Tre giovani che erano insieme all’imputato, invece, raccontano qualcosa di diverso. A loro dire le cose sarebbero degenerate per l’intervento di un ragazzo di colore, sconosciuto ai presenti, che aveva colpito S.R. senza ragione e innescato la rissa. Anche il morozzese dovrebbe rendere la sua versione al giudice nella prossima udienza, fissata per il 6 settembre. In quell’occasione è prevista la discussione finale.
a.c.
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