Mise un giubbotto non pagato nella carrozzella dell’anziana che assisteva: per il giudice non è punibile
La badante moldava era stata denunciata per aver sottratto un capo all’OVS di Cuneo: ‘Tutto un equivoco’Il sorvegliante del punto vendita OVS all’interno dell’Auchan di Cuneo l’aveva fermata dopo averla vista uscire con un capo di abbigliamento non pagato in una borsa: “L’ho vista infilare la giacca in una borsa, - ha riferito in tribunale - appesa alla sedia a rotelle dell’anziana che assisteva. Con lei c’era anche un uomo. Quando è suonato l’allarme ho avvisato la direzione”. A nulla erano valse le scuse e le giustificazioni immediate della signora, che sosteneva si fosse trattato soltanto di una disattenzione: “È quello che dicono tutti, quando vengono sorpresi”.
Per questo R.O., cittadina moldava, si è ritrovata a processo per furto dopo la denuncia da parte del direttore dell’OVS. Il responsabile non aveva creduto alla versione che la donna ha ripetuto anche in aula: “Mio figlio mi aveva chiesto un giaccone di taglia L e colore nero, quello che poi ho comprato. L’altro era blu e della misura XL, per questo ho deciso di non prenderlo”. La presunta taccheggiatrice aveva anche affermato di essersi “offerta di acquistare anche l’altro articolo, pur di evitare guai” per quella che sosteneva essere una semplice dimenticanza.
La badante aveva inoltre lamentato il trattamento che sarebbe stato riservato all’anziana che accompagnava: “La signora aveva avuto un ictus poco tempo prima, per questo non potevo lasciarla a casa da sola. L’hanno costretta a restare in negozio con me per due ore, mentre saremmo dovute rientrare a prendere le medicine”.
Per lei la Procura aveva chiesto la condanna a tre mesi e cento euro di multa, ma il giudice - pur riconoscendola responsabile - l’ha prosciolta in considerazione della particolare tenuità del danno.
a.c.
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