Movida e schiamazzi, anche gli Ex Lavatoi nel mirino dei residenti di Cuneo vecchia
Dopo la condanna del Lucertolo’s prosegue il processo contro il locale del lungogesso: “Urla, ubriachezza e risse. C’è un clima infernale” sostengono alcuni residentiArchiviato il caso del Lucertolo’s di vicolo Quattro Martiri, con la condanna in primo grado del gestore per disturbo della quiete pubblica e le relative polemiche (approdate anche in Consiglio comunale), c’è un’altra questione aperta nel tormentato rapporto tra la cosiddetta “movida” cuneese e i residenti del centro storico.
Il processo per la stessa imputazione a carico del titolare degli Ex Lavatoi di lungogesso Giovanni XXIII risale a una denuncia presentata da 36 abitanti della zona nello stesso 2017. Apparentemente un “annus horribilis” per i cittadini più attenti alla tranquillità casalinga, se è vero che oltre a questi due popolari ritrovi notturni sono già stati sanzionati per fatti risalenti allo stesso periodo anche altri tre locali: la Birrovia, l’ex Nuvolari e l’Osteria dei Colori optarono per il pagamento di oblazioni dopo la querela, mentre gli Ex Lavatoi hanno deciso di portare le proprie ragioni davanti al giudice con l’assistenza dell’avvocato Guido Terrosi. A rappresentare le dieci parti civili costituitesi nel processo c’è ancora l’avvocato Claudio Massa, indefesso paladino del diritto al riposo ormai da un quindicennio.
Nell’udienza di mercoledì scorso il giudice Mauro Mazzi (lo stesso del processo Lucertolo’s) ha ascoltato le testimonianze di alcuni dei residenti riguardo a un episodio specifico risalente alla notte fra il 13 e il 14 ottobre 2017, nei giorni della Fiera del Marrone. Tutti gli interpellati hanno parlato di un clima di profonda esasperazione rispetto alla gestione del locale: “Musica ad alto volume fino alle tre di notte, con gli schiamazzi che a volte proseguono oltre la chiusura” ha raccontato una signora di 80 anni, inquilina storica del palazzo soprastante. “Tutte le sere c’è un clima infernale, non ho notato differenze tra il periodo della fiera e i giorni normali” assicura una 62enne residente in via Cacciatori delle Alpi, mentre una sua coetanea che abita in uno stabile del lungogesso afferma: “Ci sono sempre stati problemi: schiamazzi, gente che esce ubriaca e si insulta, a volte risse. Per non parlare di quel che avviene sulla scalinata che porta alla discesa”.
Un 77enne che abita poco lontano sostiene che i suoni molesti provengano più dagli avventori che dalla musica nel locale: “I rumori variano a seconda del vento e delle circostanze, a volte arrivano dalle autoradio delle decappottabili. Io ho perfino cambiato la disposizione della mia camera da letto per ridurli”. Quanto agli Ex Lavatoi, “la musica si sente in modo diverso rispetto all’ex Nuvolari, dove il suono era più continuo e con punte più alte”. Nessuna delle persone ascoltate, per adesso, ha saputo indicare con certezza chi avesse chiamato i vigili in quella sera fatidica.
Il procedimento è stato rinviato al 23 giugno per esaurire i testi e procedere all’esame dell’imputato. Il 21 luglio è prevista la discussione finale.
Andrea Cascioli
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