Nel 2022 la Polizia di Frontiera cuneese ha arrestato sette "passeur"
Il resoconto dell'attività dello scorso anno: sei cittadini marocchini respinti allo scalo di LevaldigiNell’esercizio della funzione primaria di controllo delle frontiere interne ed esterne allo Spazio Schengen, per la Polizia di Frontiera terrestre e aerea di Limone Piemonte e di Levaldigi, Ufficio della Specialità della Polizia di Stato, deputato in via primaria al contrasto dell’immigrazione clandestina, l’anno 2022 è stato un anno di intensa attività, ma anche di soddisfazione per i positivi risultati conseguiti. Sul fronte aereo presso l’Aeroporto di Levaldigi sono 230 gli aerei Extraschengen controllati e 138.637 i passeggeri controllati, di cui 137.260 provenienti dai paesi extra-europei, e 6 i cittadini marocchini respinti nel Paese d’origine, mediante il vettore, per mancanza delle condizioni previste per il loro ingresso sul territorio nazionale.
Sul versante dei controlli di frontiera terrestre sono 433 le pattuglie automontate che hanno operato sul confine e 425 posti di controllo nel corso dei quali sono stati controllati 3.636 veicoli e 298 treni transfrontalieri. Nell’ambito di tale attività sono state identificate 3.769 persone ed eseguiti 7 arresti, in flagranza di reato, di cittadini di nazionalità diverse ovvero pakistani, egiziani, tunisini e congolesi responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tali soggetti, definiti “passeur”, sono stati intercettati e fermati nell’atto di trasportare illegalmente, oltre il confine, migranti stipati sui loro di automezzi tra i quali anche dei minori.
Sono state inoltre rilevate numerose contravvenzioni al C.d.S. con conseguente ritiri di patenti di guida e sottrazione di punti. L’attività della Polizia di Frontiera ha permesso anche di fotosegnalare presso gli Uffici di Limone Piemonte 127 stranieri, sprovvisti di documenti, al fine di identificarli compiutamente e poter verificare ogni eventuale pendenza a loro carico.
Fondamentale è stata, e continua ad essere, la collaborazione della Polizia di Frontiera cuneese con la PAF francese (Police aux Frontières) a seguito dell’accordo firmato nel 2019, presso la Prefettura di Cuneo, tra la delegazione francese e quella italiana per il contrasto congiunto dell’immigrazione clandestina mediante unità miste congiunte attive sia in territorio italiano che in territorio francese come già accade in altri valichi di confine. L’attività congiunta mediante l’utilizzo delle pattuglie miste –brigate mixte, composte da personale opportunamente addestrato, è un’attività peculiare della polizia di frontiera che viene svolta a carattere continuativo sul confine e che assicura la sorveglianza transfrontaliera per il contrasto non solo all’immigrazione clandestina ma a tutti i traffici illeciti che avvengono all’atto dell’attraversamento della frontiera. Un ufficio specialistico della Polizia di Stato quindi quello di Limone Piemonte, con competenze specifiche ben definite, sempre più attento e pronto a fornire una risposta più funzionale alle mutate esigenze operative derivanti non solo dall’aumento esponenziale del volume di traffico ma anche dal cambiamento delle dinamiche migratorie presso le frontiere.
c.s.
CUNEO Cronaca