Non rispetta il divieto di avvicinamento ai parenti che aveva minacciato di morte: arrestato a Caraglio
L'ordinanza di custodia cautelare era stata emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dopo le indagini della Questura di Caserta: la Polizia di Cuneo ha rintracciato e fermato il quarantasettenneNegli scorsi giorni la Polizia di Stato di Cuneo ha dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica e sulla scorta di un’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, nei confronti di I.I., 47 anni, responsabile del reato di atti persecutori in danno della sorella e del suo nucleo familiare. In particolare, l’applicazione del provvedimento restrittivo è il risultato della violazione della precedente misura cautelare applicata all’arrestato del divieto di dimora a Caserta e di avvicinamento ai familiari e ai luoghi dagli stessi frequentati.
L’indagine della Squadra Mobile della Questura di Caserta, coordinata da questa Procura, ha fatto luce su una serie di condotte persecutorie reiterate nel tempo dall'uomo in danno della sorella, dei fratelli e dei relativi congiunti. Lo stalking, perpetrato per anni attraverso minacce di morte, intimidazioni, danneggiamenti e richieste continue di denaro, aveva gettato le vittime in uno stato di profonda prostrazione psicologica e timore per la propria incolumità e quella dei figli minorenni.
Le risultanze investigative raccolte avevano portato l’Ufficio GIP a emettere la misura cautelare del divieto di dimora e di avvicinamento alle parti offese notificata all’indagato nel marzo scorso. Malgrado ciò, come appurato dalle “Volanti” e dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, I.I. aveva continuato imperterrito a violare le prescrizioni giudiziarie recandosi ripetutamente a Caserta e proseguendo nelle intimidazione verso i propri familiari. E’ emerso, dunque, un comportamento violento e allarmante anche in considerazione della reiterazione e della gravità degli episodi.
Sulla scorta di tali elementi gli inquirenti, coordinati dai pubblici ministeri del pool “fasce deboli” di questa Procura della Repubblica, ottenevano dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere la sostituzione delle misure in atto con quella della custodia cautelare in carcere, presidio ritenuto indispensabile a fronte della spiccata pericolosità dello stalker. L’indagato è stato rintracciato ed arrestato a Caraglio sabato 4 maggio.
r.c.
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