Oltre a svaligiare le case facevano una 'foto ricordo' dei proprietari mentre dormivano: arrestati in sei
La banda è accusata di aver messo a segno un'ottantina di colpi tra Asti, Torino e Cuneo. Colpivano le zone prescelte 'a tappeto'
'Foto ricordo' alle vittime che dormivano tranquille e beate e poi gli svaligiavano la casa. È stata individuata la banda di ladri accusata dai carabinieri di aver messo a segno un'ottantina di colpi, ma forse sono molti di più, tra Asti, Torino e Cuneo. I carabinieri della Compagnia di Pinerolo hanno arrestato sei persone, cinque albanesi e un italiano. La banda era specializzata nella “tecnica del succhiello”: con l’attrezzo da falegname foravano i serramenti di una finestra e facevano scattare la maniglia con una pinza. Colpivano a tappeto le zone prescelte, muovendosi a piedi tra un obiettivo e l’altro e scegliendo soprattutto ville isolate. Colpivano, anche se in casa c’erano persone (soprattutto anziani) che dormivano. Come trofeo e ricordo della serata del furto, a volte, fotografavano le vittime a letto che dormivano.
I carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone (tre di nazionalità albanese e una italiana) e hanno sottoposto a fermo altre due persone di cittadinanza albanese, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione e di autovetture e ricettazione. L’indagine è iniziata nel marzo 2018. Nel corso dell’attività investigativa sono state recuperate e restituite ai legittimi proprietari dieci autovetture e due pistole rubate e sequestrate due pistole di fabbricazione clandestina, utilizzate dalla banda durante i colpi.
I carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone (tre di nazionalità albanese e una italiana) e hanno sottoposto a fermo altre due persone di cittadinanza albanese, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione e di autovetture e ricettazione. L’indagine è iniziata nel marzo 2018. Nel corso dell’attività investigativa sono state recuperate e restituite ai legittimi proprietari dieci autovetture e due pistole rubate e sequestrate due pistole di fabbricazione clandestina, utilizzate dalla banda durante i colpi.
Redazione
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