Per l’omicidio di Maria Orlando la Corte d’Assise dispone la perizia
Lo psichiatra dovrà stabilire se Ernesto Bellino fosse capace di intendere quando strangolò la moglie. La donna, 79enne, viveva a Beinette e soffriva di AlzheimerSarà uno psichiatra nominato dalla Corte d’Assise a stabilire se Ernesto Bellino fosse in pieno possesso delle sue facoltà mentali quando uccise la moglie Maria Orlando. Il tribunale, nella prima udienza del processo a carico del 75enne di Beinette, ha incaricato il dottor Alessandro Vallarino.
La questione era stata sollevata dall’avvocato Fabrizio Di Vito, difensore dell’omicida reo confesso. In base a una precedente consulenza tecnica di parte si sarebbe rilevata una capacità “grandemente scemata” al momento del delitto. La Procura e l’avvocato Enrico Gaveglio, patrono di parte civile (il figlio di Bellino è costituito in giudizio), non si sono opposti alla richiesta.
Bellino aveva strangolato la moglie 79enne nell’abitazione che gli anziani coniugi condividevano a Beinette, in via Josina, lo scorso 28 giugno. La donna soffriva da tempo di Alzheimer ed era seguita da una badante. “Non ce la faccio più” aveva confidato dopo aver chiamato i carabinieri, prima di essere trasferito presso il carcere cuneese di Cerialdo. Già nell’immediatezza, condotto presso la stazione dell’Arma di Peveragno, aveva reso ampia confessione e collaborato con gli inquirenti.
In passato, si è scoperto in seguito, l’uomo era già stato in cura per gravi disturbi mentali. Al momento si trova agli arresti domiciliari. Il prossimo 16 aprile è previsto il conferimento dell’incarico al perito.
Andrea Cascioli

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