Processo Tenda bis, la Corte d'Appello di Torino assolve tutti gli imputati
Decisione clamorosa, che ribalta le condanne inflitte in primo grado a gennaio del 2022La Corte d’Appello di Torino ha ribaltato l’esito del processo di primo grado relativo alla maxi-inchiesta che nel 2017 portò al sequestro del cantiere del Tenda bis, allora gestito dalla Grandi Lavori Fincosit. Una decisione clamorosa, che assolve tutti gli imputati. A gennaio del 2022 il giudice del Tribunale di Cuneo Sandro Cavallo aveva infatti pronunciato un verdetto di colpevolezza nei confronti del direttore tecnico - all’epoca dei fatti - Antonino Froncillo, dei due capocantiere Giuseppe Apone e Antonio Palazzo e degli operai Luigi Mansueto e Nunziante De Rosa, tutti accusati, a vario titolo, dei furti di materiale avvenuti nel cantiere di Limone Piemonte.
Condanne, come detto, cancellate oggi dalla Corte d’Appello. I furti sono stati riqualificati in appropriazione indebita: mancando la querela, è stato disposto il non doversi procedere. I reati legati alla detenzione di esplosivi e allo smaltimento dello smarino sono invece entrati in prescrizione, e quindi estinti.
La decisione odierna riguarda il primo troncone del processo, quello che era rimasto sotto la competenza del Tribunale di Cuneo, riguardante i citati furti nel cantiere, la detenzione di materiale esplosivo e i reati ambientali. Le imputazioni più “pesanti” - quelle relative alla frode contro lo Stato e ai falsi - sono invece finite a Torino (con l’incognita della prescrizione che scatterà a gennaio del 2025).
Redazione
LIMONE PIEMONTE Tenda Bis