Responsabile di estorsione ai danni di un imprenditore, i Carabinieri lo arrestano
Si tratta di un pregiudicato di etnia sintiNei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Busca, coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cuneo, hanno arrestato in flagranza di reato un pregiudicato di etnia sinti, S.D. cl. ‘78, responsabile di estorsione ai danni di un imprenditore agricolo di Busca.
In particolare, i carabinieri erano da alcuni giorni impegnati in un’attività investigativa a carico di alcuni soggetti di etnia sinti della zona, dediti a traffici delittuosi e, nello specifico, ai cc.dd. “cavalli di ritorno”, ovvero la riscossione di un riscatto da chi ha subito una rapina od un furto che la vittima corrisponde al ladro per riottenere il maltolto.
Nella prima mattina di mercoledì 6 aprile i militari sono così venuti a conoscenza delle intenzioni di S.D. (soggetto più volte incorso in problemi giudiziari per la commissione di reati contro il patrimonio) di richiedere ad un imprenditore titolare di un’azienda agricola a Busca il pagamento di una sorta di riscatto per riavere quanto gli era stato sottratto in occasione di un furto che aveva danneggiato proprio la sua impresa a marzo scorso.
All’epoca, alcuni individui erano riusciti a penetrare nei locali aziendali asportando attrezzature varie quali un disco “diamantato”, una mazza da cantiere, un televisore ed una cassaforte portatile con due libretti di assegni bancari. Per riavere tale refurtiva, l’imprenditore si era trovato così costretto a pagare una somma di denaro che era stata quantificata in 500 euro in contanti, pena la definitiva perdita della merce di sua proprietà e la minaccia di essere malmenato per il rifiuto opposto.
All’epoca, alcuni individui erano riusciti a penetrare nei locali aziendali asportando attrezzature varie quali un disco “diamantato”, una mazza da cantiere, un televisore ed una cassaforte portatile con due libretti di assegni bancari. Per riavere tale refurtiva, l’imprenditore si era trovato così costretto a pagare una somma di denaro che era stata quantificata in 500 euro in contanti, pena la definitiva perdita della merce di sua proprietà e la minaccia di essere malmenato per il rifiuto opposto.
I carabinieri hanno dunque predisposto un servizio di osservazione a distanza per il possibile contatto che avrebbe potuto manifestarsi tra l’estortore e la vittima, proprio presso la sede dell’azienda. A metà mattinata il servizio ha dato i suoi frutti perché i militari hanno notato un’auto, con un individuo a bordo, che si avvicinava in modo deciso al cortile dell’azienda e, subito dopo, ripartiva a velocità sostenuta cercando di far perdere le sue tracce.
In tale frangente, i carabinieri, sistemati su più autovetture civetta in modo da bloccare ogni possibile via di fuga, hanno deciso di intervenire bloccando la corsa dell’estortore. Fermato e sottoposto immediatamente a perquisizione il S.D. è stato trovato in possesso delle banconote appena ritirate dalle mani dell’imprenditore, per un ammontare pari ai 500 euro pattuiti.
In tale frangente, i carabinieri, sistemati su più autovetture civetta in modo da bloccare ogni possibile via di fuga, hanno deciso di intervenire bloccando la corsa dell’estortore. Fermato e sottoposto immediatamente a perquisizione il S.D. è stato trovato in possesso delle banconote appena ritirate dalle mani dell’imprenditore, per un ammontare pari ai 500 euro pattuiti.
Il soggetto è stato così condotto presso gli uffici del Comando Compagnia Carabinieri di Cuneo e tratto in arresto con l’accusa di estorsione. L'uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Cuneo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel frattempo le indagini dei carabinieri proseguono a tutto campo per verificare se il pregiudicato sinti abbia messo a segno ulteriori estorsioni in danno di altri imprenditori cuneesi.
Redazione
BUSCA estorsione - Carabinieri di Busca