Rimpatriato il marocchino responsabile della violenta aggressione dello scorso ottobre a Borgo San Dalmazzo
L'uomo aveva aggredito il vicino che gli aveva dato un passaggio, il figlio disabile e gli agenti della Polizia locale intervenuti, inneggiando all'islamizzazione dell'OccidenteÈ stato rimpatriato il trentaseienne marocchino che a ottobre si era reso protagonista di una violenta aggressione a Borgo San Dalmazzo. L’uomo, 36 anni, aveva prima chiesto un passaggio in auto ad un vicino di casa a Roccavione, per poi aggredire lui e il figlio disabile inneggiando all’islamizzazione dell’Occidente. Una volta sceso dall’auto, nei pressi di una rotonda a Borgo, aveva fermato altri veicoli di passaggio, colpendoli e seminando il panico per diversi minuti, urlando “Allah Akbar”. Per bloccarlo erano dovuti intervenire cinque agenti della Polizia locale borgarina, due dei quali erano rimasti feriti. La Procura della Repubblica aveva aperto un fascicolo di indagine.
Sulla vicenda si è espresso in un comunicato il senatore della Lega Giorgio Bergesio: “Il lavoro delle Forze dell’ordine, che vigilano costantemente sulla sicurezza della popolazione con professionalità ed efficacia, diventa sempre più cruciale per tutelare la popolazione italiana. Ogni giorno anche nella nostra terra, il Cuneese, nelle città maggiori come anche nei piccoli centri, siamo ormai costretti ad assistere ad episodi simili, in cui individui esaltati mettono in pericolo la vita dei cittadini italiani o le loro proprietà. Da sempre la Lega chiede una giusta cautela e soprattutto condanne certe per i reati di cui queste persone si rendono colpevoli. Basta garantismo, ma pene certe ed espulsione per chi viene in Italia per delinquere”.
Redazione
BORGO SAN DALMAZZO Cronaca