Si infiamma la protesta nel carcere di Cuneo, dopo la rissa con sei ricoveri in ospedale
Nel primo pomeriggio uno scontro tra due fazioni di detenuti. Più tardi sono iniziati i danneggiamenti: gavette sbattute e suppellettili distrutte in due sezioniGravi disordini quest’oggi tra le mura del carcere di Cerialdo. Intorno alle 14, riferisce il sindacato di polizia penitenziaria Osapp, un’estesa rissa è scoppiata tra due “fazioni” di detenuti, molto probabilmente per rivalità interne: teatro dell’episodio la terza sezione della casa circondariale cuneese, dove sono ristretti i detenuti in regime ordinario.
La rissa è scoppiata all’atto dell’apertura dei ristretti, mentre questi si recavano al cortile passeggio. Per sei di loro si è reso necessario il trasporto urgente in ospedale, di cui due a mezzo ambulanza. “Si è evitato il peggio - commentano i sindacalisti - solo grazie all’urgente e tempestivo intervento professionale del personale di polizia penitenziaria che per fortuna questa volta non è stato colpito”.
Dalle 18,30 la tensione si è riaccesa, questa volta coinvolgendo anche i detenuti della quarta sezione. I reclusi hanno iniziato a sbattere le gavette sulle inferriate in segno di protesta e a distruggere le suppellettili. Si sono registrati anche lanci di oggetti nel corridoio. Al momento, fanno sapere le fonti di polizia, non si segnalano feriti tra il personale penitenziario. I disordini sono cessati circa mezzora dopo.
“La situazione del carcere di Cuneo è completamente fuori controllo, alla totale deriva” protesta l’Osapp: “Da tempo denunciamo questa gravissima situazione, come pure denunciamo carichi di lavoro massacranti che vanno a volte fino alle venti ore consecutive, una follia. A tale riguardo chiediamo rispettosamente che l’ispettorato del lavoro di Cuneo intervenga e faccia i dovuti controlli”.
Si torna a sottolineare la scopertura di vasti settori dell’organico, tra agenti e assistenti come pure ispettori e sovrintendenti: “Non comprendiamo il silenzio assordante dei vertici regionali e dipartimentali in merito alla più volte denunciata gravità della situazione che affligge da tempo il carcere di Cuneo. Ci aspettiamo anche che tutte le autorità politiche del territorio attenzionino con urgenza il carcere Cerialdo, parte integrante della città. Nessuno può e deve rimanere indifferente”.
Redazione
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