Sotto accusa per abusi sessuali sulla figlia, il pm chiede otto anni
Un 41enne cuneese è a processo ad Imperia: avrebbe violentato la bambina appena seienne nel 2014, durante una vacanza in Liguria. Lui nega tutto
Ha chiesto la condanna a otto anni di carcere il pubblico ministero Paola Marrali al termine del processo per violenza sessuale svoltosi davanti al Tribunale di Imperia, a carico di un 41enne della provincia di Cuneo.
L’uomo è accusato di aver abusato della figlia di appena sei anni durante una breve vacanza a Riva Ligure, nell’estate del 2014. Insieme alla bambina e a suo padre, separatosi dalla madre di lei, c’erano l’altro figlio di 4 anni, la nuova compagna dell’imputato e la figlia di quest’ultima.
Al ritorno da quel soggiorno in riviera, dove il padre aveva appena avviato un’attività di ristorazione, la bambina avrebbe iniziato ad assumere comportamenti anomali, che avevano allarmato la madre e la nonna. La piccola avrebbe infine rivelato che il papà le aveva fatto “una cosa brutta”, ma che si trattava di un segreto tra loro due. A quel punto era partita la denuncia al comando dei Carabinieri di Cuneo e il successivo rinvio a giudizio da parte del Tribunale di Imperia, competente per territorio.
A sostegno delle accuse pesa la perizia della psicoterapeuta nominata dal giudice che ha seguito la bambina, oggi undicenne, ritenendone attendibile il racconto. Esiste inoltre un file audio, registrato al telefono dalla nonna materna, nel quale si sente la voce della bimba raccontare i presunti abusi.
L’imputato in aula ha negato ogni accusa, sostenendo anche di non essere mai stato solo con i figli durante il periodo trascorso a Riva Ligure. A causa delle indagini, ha denunciato l’uomo, per quattro anni gli è stato impedito di vedere i suoi bambini.
Contro di lui si sono costituiti come parti civili la madre e la nonna della bambina, assistite dall’avvocato Nicola Dottore: “Abbiamo formulato una richiesta di risarcimento del danno molto elevata, che si giustifica con il fatto che a questa bambina è stata sottratta la sua innocenza”.
La sentenza del collegio giudicante è attesa per il prossimo 12 novembre.
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