Verrà riesumata la salma di Emanuele Scieri, il parà nato a Cuneo morto a Pisa nel 1999
Il caso fu inizialmente archiviato come suicidio, ma secondo la Commissione d'inchiesta parlamentare potrebbe trattarsi di un atto di nonnismo finito in tragediaSarà riesumata la salma di Emanuele Scieri, il parà ventiseienne trovato morto nella caserma “Gamerra” di Pisa il 16 agosto 1999. Lo ha deciso la Procura pisana, a riportare la notizia è il quotidiano toscano “Il Tirreno”: le indagini sulla morte del giovane, nato e cresciuto a Cuneo, erano ripartite circa un anno fa, dopo che inizialmente il caso era stato archiviato come suicidio. Ora l'autopsia stabilirà se un soccorso più tempestivo avrebbe potuto salvare la vita a Scieri, il cui corpo fu rinvenuto nei pressi di una torre dismessa della caserma, usata per “sgonfiare” i paracadute.
Per la morte del parà di origini siciliane sono indagati tre ex commilitoni, accusati di omicidio volontario in concorso. L'estate scorsa fu arrestato Alessandro Panella, caporale e capocamerata di Cerveteri, a cui Scieri era assegnato. L'ipotesi degli inquirenti è quella di un atto di nonnismo concluso in tragedia: secondo la Commissione d'inchiesta parlamentare, nella caserma di Pisa avvenivano “gravi atti di violenza, non riconducibili a semplice goliardia". Secondo quanto rivelato dalla stessa commissione parlamentare, il parà nato a Cuneo sarebbe stato preso di mira da alcuni “anziani” dopo essersi ribellato ad alcuni di quegli atti di nonnismo.
Il padre di Scieri, Corrado, originario di Siracusa, è morto nel 2011 ed era funzionario delle Dogane a Cuneo, la madre Isabella Guarino insegnava lettere: i due nel 2007 hanno pubblicato il libro “Folgore di morte e libertà” denunciando l'omertà che per anni ha intralciato le indagini sulla morte del figlio.
Redazione
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