Apprendista 17enne folgorato, assolto il datore di lavoro
L’azienda ha risarcito il giovane con 200mila euro per le lesioni e lo ha assunto a tempo indeterminato. Secondo il giudice, le norme di sicurezza erano state rispettateDoveva rispondere dell’accusa di lesioni personali colpose l’imprenditore E.M., titolare della Nuova Cieb che opera a Fossano nel campo dell’impiantistica elettrica. Nel 2013 un apprendista di appena 17 anni era rimasto vittima di una grave ustione alla mano mentre lavorava a un pannello.
L’infortunio aveva provocato lesioni permanenti al giovane, che dopo una prognosi di 300 giorni si era dovuto sottoporre a diversi interventi di chirurgia ricostruttiva. In seguito l’azienda lo aveva risarcito con 200mila euro e assunto con un contratto a tempo indeterminato. Per la vicenda era già stato condannato il caporeparto D.O., insieme al quale l’apprendista stava sostituendo alcuni interruttori del quadro elettrico. L’uomo, individuato come principale responsabile dell’incidente, aveva chiesto e ottenuto la messa alla prova presso la stessa ditta.
La Procura ha comunque contestato anche al titolare della Nuova Cieb di non aver effettuato una corretta valutazione del rischio assegnando il 17enne a quella mansione. All’imprenditore l’accusa imputava inoltre di non aver fornito attrezzature conformi al lavoratore. Dall’istruttoria è emerso il rispetto della normativa da parte dell’azienda. Il pubblico ministero aveva chiesto per E.M. una semplice sanzione pecuniaria, mentre lo ha assolto con formula piena.
Si è detto soddisfatto della sentenza l’avvocato torinese Antonio Morone, difensore dell’imputato, secondo il quale l’azienda ha dimostrato come a livello dirigenziale non vi fossero state inadempienze e ha provato la sua serietà assumendo il ragazzo.
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