Botte e minacce alla ex fidanzata minorenne: “Non voleva che uscissi con le amiche”
Il ventenne residente a Fossano deve rispondere di stalking e lesioni. La ragazza ha denunciato varie aggressioni: “Era geloso del mio rapporto con la sua ex”Sarebbe stata la gelosia a scatenare le persecuzioni che una minorenne, residente in un comune della pianura cuneese, ha denunciato nel novembre di tre anni fa indicando come responsabile il suo ex fidanzato di poco più grande: messaggi continui, minacce e perfino aggressioni.
Z.S., un ventenne di origini maghrebine residente a Fossano, è finito a processo per stalking e lesioni. Secondo quanto raccontato in aula dalla parte offesa, il giovane non accettava il fatto che lei avesse messo fine alla loro relazione dopo circa un anno, ma soprattutto l’idea che la ragazza fosse in rapporti di amicizia con un’altra sua ex fidanzata: “Continuava a chiamarmi tutti i giorni, finché l’ho bloccato sul cellulare e su tutti i social. Voleva che ci vedessimo, ma qualche volta mi ha rivolto minacce di morte”. A conferma di quest’ultima accusa ci sono i riscontri forniti dal maresciallo maggiore Raffaele Guidolotti, all’epoca in servizio presso il Nucleo Radiomobile dei carabinieri di Fossano, riguardo alle conversazioni trovate sul cellulare di Z.S.: all’indirizzo delle due ragazze frasi come “vi impicco tutte e due” o “quando ti vedo ti ammazzo”.
L’episodio più grave, all’origine della scelta di presentare la denuncia ai carabinieri, riguarda una serata in discoteca a Genola: “Era una festa di Halloween, a un tratto sono stata colpita da un pugno e sono finita a terra. Quando mi sono rialzata perdevo sangue e davanti a me c’era lui: credo fosse arrabbiato perché non voleva che uscissi con gli amici e in particolare con una ragazza che era stata sua fidanzata prima di me”. Il rapporto amicale instauratosi tra le due ex sarebbe all’origine anche di altre sfuriate: “Una volta l’ho incrociato alla stazione di Fossano, sapeva che ero uscita con due amiche e mi ha spinta per le scale facendomi cadere e procurandomi escoriazioni alle ginocchia. In un’altra occasione ha minacciato me e l’altra sua ex ragazza con una bottiglia rotta presa da un cestino: lei gli aveva detto che avrebbe chiamato i carabinieri e lui aveva risposto che ci avrebbe ammazzate entrambe prima che arrivassero”.
La madre della presunta vittima dello stalking ha riferito di essere al corrente dei numerosi problemi con Z.S. e di aver notato sia le escoriazioni sul ginocchio della figlia dopo l’episodio della stazione, sia le ferite subite da lei e dall’amica all’indomani della serata Halloween in discoteca: “Aspettavo di ricevere la chiamata per andarle a prendere, ma mi sono addormentata. Quando mi sono risvegliata erano già a casa. Solo il mattino dopo ho visto che tutte e due avevano ferite e gonfiori in faccia e le ho accompagnate al Pronto soccorso”. In un’occasione, ha aggiunto la donna, lei stessa era stata testimone delle minacce rivolte alla figlia. Ciò sarebbe avvenuto nel corso di una festa di paese: “Ho visto Z.S. avvicinarsi a mia figlia che si è spaventata, a quel punto mi ha raccontato anche che una volta, mentre stavano ancora assieme, lui le aveva procurato un livido dopo una discussione”.
Le due donne hanno ritirato le querele a pochi mesi dai fatti, non avendo più subito molestie di quel genere. Tuttavia, poiché la persona offesa ha meno di diciotto anni, nei confronti di Z.S. si procederà d’ufficio.
Il processo è stato aggiornato al 14 gennaio 2022 per l’esame dell’imputato e la discussione.
a.c.
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