Insulti e minacce per sbarrare la strada ai vicini: a processo un agricoltore di Trinità
All’origine della controversia una servitù di passaggio: “Bestemmiava e tirava pugni sul trattore dicendo di non passare mai più” raccontano le parti offeseC’è una contesa sulla servitù di passaggio in un viottolo di campagna all’origine del processo per violenza privata avviato contro T.T., agricoltore di Trinità residente in frazione Savella. A denunciarlo sono stati i suoi vicini, esasperati a loro dire dai continui tentativi di impedirgli l’accesso a un fondo di cui sono affittuari.
Per arrivare a quel fondo agricolo, distante un paio di chilometri da casa loro, la via più breve passa appunto per un tratto di strada lungo non più di tre-quattrocento metri, che attraversa i terreni di T.T.: tuttavia quest’ultimo, da un paio d’anni, si opporrebbe in ogni modo all’idea che i vicini passino di lì. “Un giorno mio figlio è andato col trattore a prendere erba in quel fondo e tornando indietro è stato fermato da T.T. in modo aggressivo: bestemmiava, insultava e minacciava dicendo di non passare mai più perché la strada è sua” ha raccontato uno degli affittuari. La stessa scena a base di insulti, pugni sul trattore e minacce si sarebbe ripetuta il giorno dopo, motivo per cui l’agricoltore e il fratello avevano chiesto un chiarimento: “Siamo sempre stati in buoni rapporti con lui. Quando ci siamo incontrati gli abbiamo fatto presente l’esistenza del diritto di passaggio, ha ammesso di aver esagerato e ci siamo lasciati con una stretta di mano”.
Identiche minacce sarebbero state ripetute pochi giorni dopo ai figli dei due agricoltori: “Si è parato più volte davanti a noi con minacce e gesti. - ha raccontato uno di loro - Io e mio cugino eravamo su un trattore scabinato, il vicino ci ha insultati dicendo di andarcene, prendeva a pugni il trattore e sfilava i pali che delimitano i suoi pascoli minacciando di colpirci”. Sulle ragioni di tanto astio, però, nessuno ha saputo fornire spiegazioni: “Da subito diceva che è perché temeva che la sua strada si rovinasse”. I due comproprietari dei terreni, anche loro residenti in frazione, sostengono che il problema dipenda dai rapporti di T.T. con la famiglia affittuaria: “Con noi non si è mai lamentato, - spiega uno dei due - siamo sempre passati su quella strada dove esisteva servitù di passaggio già quando nostro padre ha acquistato il terreno. Però non vuole che ci passino i suoi vicini. Mesi fa aveva messo addirittura un trattore di traverso”.
“So che in un’occasione ha messo un mucchio di ghiaia sulla strada e tirato dei fili: una domenica mattina l’ho visto che stava lì con il badile ad aspettare che i vicini passassero” ha raccontato suo fratello, l’altro comproprietario, aggiungendo di avere anche provato a intercedere con T.T.: “Sono andato da lui per mediare ma ha rifiutato. Dice che i suoi vicini sono delinquenti e che se vogliono passare devono fare il giro da Fossano, lo ha ribadito ancora un mese fa”.
Il processo è stato rinviato al 7 luglio per la discussione.
a.c.
TRINITA' agricoltura - Trinità - Cronaca - processo - Savella