La Polizia Penitenziaria del carcere di Fossano si astiene dalla mensa: 'Vitto di scarsa qualità'
Lo rende noto l'Osapp, la principale organizzazione sindacale del corpo: 'La direzione della Casa di Reclusione a conoscenza del problema'Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Fossano ha indirizzato al Direttore Generale del Personale e delle Risorse Dott. Massimo Parisi, al Sottosegretario di Stato alla Giustizia On.le Jacopo Morrone, al Capo del Dap Dott. Francesco Basentini, al Vice Capo del Dap Dott.ssa Lina Di Domenico, al Provveditorato Regionale della Amministrazione penitenziaria, al V.Segretario Generale O.S.A.P.P. Sig. Gerardo Romano, alla Direzione della Casa di Reclusione di Fossano e al Servizio Relazioni Sindacali C.A. Dott.ssa Ida Del Grosso.
Già nelle date del 16 e 17 agosto per l’intera giornata e del 19 agosto per la cena, il personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa di Reclusione di Fossano si è astenuto dall’utilizzo della mensa obbligatoria di servizio. Le ragioni di tale astensione sono da individuarsi nel fatto che la Ditta erogatrice del servizio utilizzerebbe nella cottura delle vivande addetti non idonei al servizio (non si sa se professionalmente qualificati) e le cui prestazioni non corrisponderebbero per qualità a quanto dovrebbe invece somministrarsi.
Sempre in base a quanto si conosce, inoltre, la Direzione dell’Istituto in argomento sarebbe perfettamente a conoscenza del problema ma non avrebbe adottato o richiesto alcun correttivo con ciò ingenerando le motivate doglianze negli addetti del Corpo. In attesa, pertanto, in ragione anche dell’attuale mancanza di un Provveditore titolare nella regione in argomento, si invita la S.V. a voler disporre per gli urgenti adempimenti del caso e in attesa di cortese e necessariamente sollecito riscontro in merito alle determinazioni adottate, si ringrazia e si inviano distinti saluti.
r.c.
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