È morto Aldo Balocco, decano del colosso dolciario di Fossano
Sotto la sua guida la pasticceria di famiglia si trasformò in un’industria, oggi attiva in 67 Paesi. A lui si deve l’invenzione del Mandorlato, prodotto simboloÈ morto nella notte Aldo Balocco, presidente onorario dell’omonima azienda dolciaria di Fossano. Aveva 91 anni, la maggior parte dei quali dedicati all’impresa che ha contribuito a far diventare il colosso oggi conosciuto nel mondo.
Nato nel 1930, era orfano della madre venuta a mancare dandolo alla luce. Da ragazzo affiancò il padre Francesco Antonio nella pasticceria di famiglia, fondata nel 1927 nella città degli Acaja. Dopo aver ottenuto il diploma di ragioniere nel 1949 aveva cominciato ad occuparsi della gestione dell’attività, avviandone la trasformazione da bottega artigiana a industria.
Sotto la sua guida fu inventato il “Mandorlato”, divenuto il prodotto simbolo della Balocco. A un’intuizione del “ragioniere”, come era conosciuto il patron in azienda, si deve anche il lancio del primo spot pubblicitario con le gemelle Kessler, andato in onda durante il fortunato programma televisivo Carosello.
Balocco è oggi uno dei marchi più affermati dell’industria alimentare italiana, esportato in 67 Paesi. Nel 2017 l’azienda era arrivata a realizzare un giro d’affari di 185 milioni di euro, con un patrimonio netto di oltre 56 milioni di euro. Insignito del titolo di Cavaliere del lavoro nel 2010 dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Aldo, vedovo dal 2015 di Anna Ferrero, lascia due figli, Alberto e Alessandra, che oggi sono alla guida dell’azienda di famiglia.
Il funerale sarà celebrato alle 10 di lunedì 4 luglio, nel Duomo di Fossano.
Redazione
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