Sfila borsa e marsupio ai viaggiatori sul treno per Torino, ma viene “pizzicato”
Il 33enne algerino era stato bloccato dal capotreno all’altezza di Fossano, mentre un complice è riuscito a darsi alla fugaÈ stato il capotreno a fermarlo a bordo di un treno regionale da Cuneo a Torino, sospettando che qualcosa non andasse per il verso giusto. Ahmed Aamira, cittadino algerino, classe 1988, aveva sottratto poco prima una borsa a una viaggiatrice addormentata e un marsupio a un altro ragazzo: insieme a lui si trovava un presunto complice, allontanatosi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine e rimasto ignoto.
Aamira aveva addosso un telefono cellulare che assicurava essere suo: a sbugiardarlo avrebbe provveduto la legittima proprietaria, una ventenne torinese, sbloccando lo schermo con una password. Altra refurtiva era stata poi rinvenuta sotto ai sedili. All’arrivo in stazione a Fossano, i carabinieri avevano trovato nella disponibilità del presunto ladro la scheda sim della ragazza e 44 grammi di hashish.
Per l’episodio avvenuto nell’agosto 2021 l’algerino, formalmente residente a Fossano ma senza fissa dimora, è stato giudicato stamani dal tribunale. Il pubblico ministero Alessandro Borgotallo aveva chiesto per lui una condanna pari a due anni, sostituita dall’espulsione dal territorio nazionale: l’imputato, difeso dall’avvocato Andrea Marras, aveva già commesso un furto analogo a Vallecrosia, nell’Imperiese.
Il giudice Elisabetta Meinardi lo ha condannato per furto a due anni, revocando la sospensione condizionale precedentemente concessa dal tribunale di Imperia ma senza disporre l’espulsione. Per l’imputazione relativa al possesso di droga è stato invece assolto, stante la quantità di stupefacente in sequestro che il giudice ha ritenuto destinata al solo uso personale.
a.c.
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