Accerchiato dai bulli, finisce in pronto soccorso per lo shock
È accaduto in un paese della Langa monregalese, vittima un ragazzino delle medie. L’appello del padre: “Parlatene con i genitori e gli insegnanti”Non un pestaggio e nemmeno una vera aggressione, ma un “brutto quarto d’ora” fatto passare a un ragazzino più piccolo. Per noia, per uno stupido gioco o chissà per quale altro motivo. Sta di fatto che lui, studente delle medie in un paese della Langa monregalese, è tornato a casa molto scosso ed è poi stato accompagnato in pronto soccorso dai familiari.
Erano in tre, ha raccontato, felpe col cappuccio e uno scaldacollo tirato sul volto. Lo hanno accerchiato in pieno giorno e trattenuto per qualche minuto, divertendosi a spaventarlo. Era il primo pomeriggio di giovedì scorso, intorno alle ore 14, l’adolescente aveva appena terminato le lezioni e si stava avviando al vicino doposcuola per fare i compiti, da solo.
“Bisogna considerare non solo i danni fisici, ma quelli psicologici. È un fatto molto grave” commenta il papà, che ha sporto denuncia contro ignoti per quanto accaduto: “Episodi come questi non devono essere minimizzati né accettati. È importante che queste cose vengano fuori, i ragazzi devono parlarne con i genitori, con gli insegnanti. Serve prevenire, attraverso l’educazione e il dialogo, nelle scuole e in famiglia soprattutto”. I carabinieri stanno cercando di ricostruire quanto è accaduto, con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza della zona. I responsabili, verosimilmente minorenni, potrebbero cavarsela con una lavata di capo.
Nel frattempo, amici e conoscenti fanno quadrato attorno alla famiglia: “Tengo a ringraziare anche la comunità del paese - dice il padre del ragazzo - che sta mostrando tantissima solidarietà in questi giorni”.
Redazione
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