C'è un furto dietro allo spray al peperoncino al concerto di Sfera Ebbasta
Il '(t)rapper' è stato costretto a interrompere la sua esibizione alla 'Mondovicino Arena' per alcuni minuti. Sui fatti indaga la Procura di TorinoCi sarebbe un tentativo di furto dietro all'interruzione dello spettacolo del (t)rapper milanese Sfera Ebbasta, al secolo Gionata Boschetti. La sua esibizione al 'Festival Wake Up', appuntamento irrinunciabile per molti giovani, era il momento più atteso di sabato 8 settembre alla 'Mondovicino Arena' di Mondovì. L'artista era già stato in provincia di Cuneo per un concerto lo scorso anno, più precisamente a Vinadio, in occasione di Balla coi Cinghiali. Di mezzo c'è stato l'album 'Rockstar' che ne ha consacrato la popolarità in Italia e nel mondo, facendolo diventare il primo italiano ad entrare nella top 100 della piattaforma musicale Spotify. Una popolarità in crescita dunque per il sedicente 'Re della Trap', sottogenere musicale che sta dilagando tra i ventenni. Il suo concerto ha richiamato 3 mila giovani nel Monregalese e, a quanto pare, anche una vera e propria 'banda' di criminali ha messo gli occhi sull'evento.
Veniamo ai fatti. Intorno alla mezzanotte si è creato un vuoto tra la folla e Sfera Ebbasta è stato costretto a interrompere il concerto. La motivazione è sicuramente riconducibile alla diffusione di spray al peperoncino tra la massa di gente. Certamente un gesto idiota e irresponsabile, ma non solo. Secondo il quotidiano 'La Repubblica' sul fatto sta indagando la Procura di Torino. Il fatto seguirebbe lo stesso copione della Tragedia di piazza San Carlo, avvenuta il 3 giugno 2017 durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid (lì perse la vita una donna e ci furono mille e cinquecento feriti), prima il furto di una collanina d'oro e poi l'utilizzo dello spray urticante per guadagnarsi una via di fuga. Fortunatamente qui le conseguenze non sono state le stesse e non ci sono stati feriti gravi, ma 'solamente' il ricovero di un ragazzo per bruciori al volto e al petto. Una ventina di persone ha dovuto ricorrere alle cure dei volontari della Croce Rossa presenti in loco a causa di difficoltà respiratorie, ma senza gravi conseguenze. Dopo due minuti di stop il concerto è proseguito regolarmente, ma alla fine dello show cinque ragazzi hanno denunciato di essere stati derubati della collanina d'oro.
È probabile che a commettere il reato sia stato lo stesso gruppo di persone che aveva causato l'interruzione del concerto di Ghali lo scorso anno (stesso posto e stesso copione). Ora tocca agli inquirenti consegnare alla giustizia queste persone che, oltre a commettere un reato contro il patrimonio, hanno messo a repentaglio la vita di migliaia di giovani.
Samuele Mattio
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