Casi di influenza aviaria in un allevamento di Pianfei
L'Asl CN1 ha disposto l'abbattimento del pollame interessato, oltre all'istituzione di una "Zona di protezione" e di una "Zona di sorveglianza"Alcuni casi di influenza aviaria (H5N1) sono stati registrati tra gli animali in un allevamento di Pianfei. Disposto l’abbattimento del pollame interessato dal focolaio, l’Asl CN1, con il direttore del Dipartimento di Prevenzione Mauro Negro, ha poi istituito una “zona di protezione” di 3 chilometri intorno all’azienda interessata: l’area comprende i Comuni di Margarita, Mondovì, Morozzo e Rocca de’ Baldi, oltre alla stessa Pianfei. Una “zona di sorveglianza” è stata invece istituita in una raggio di 10 chilometri e comprende i Comuni di Beinette, Castelletto Stura, Centallo, Chiusa di Pesio, Cuneo, Fossano, Frabosa Sottana, Margarita, Monastero di Vasco, Mondovì, Montanera,Morozzo, Pianfei, Rocca De’ Baldi, Sant’Albano, Trinità e Villanova.
In entrambe le zone sono stati disposti il censimento del pollame, degli altri volatili in cattività e di tutti i mammiferi di specie domestiche; il sopralluogo del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl presso tutte le aziende commerciali per sottoporre ad esame clinico il pollame e gli altri volatili in cattività; l’attuazione di un'ulteriore sorveglianza sierologica e virologica conformemente alle indicazioni operative regionali e nazionali in modo da individuare l'eventuale ulteriore diffusione dell'influenza aviaria.
Nella zona di protezione, invece, tutto il pollame e tutti gli altri volatili in cattività dovranno essere trasferiti e tenuti all'interno di un edificio dell’azienda, mentre le carcasse andranno distrutte quanto prima. Inoltre i veicoli e le attrezzature utilizzati per trasportare pollame o altri volatili in cattività vivi, carne, mangime, concime, liquami e lettiere, nonché qualsiasi altro materiale o sostanza potenzialmente contaminati dovranno essere sottoposti ad una o più procedure di disinfezione. Altre misure sono state disposte per la zona di sorveglianza: QUI il documento dell’Asl CN1.
Redazione
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