Ceva, coltellate al collega di lavoro dopo la lite tra macellai
Un uomo è a processo per lesioni. All’origine del ferimento ci sarebbe un banale diverbio sull’uso di una pompa: “Voleva sfregiarmi” dice la presunta vittimaUn litigio banale tra colleghi sarebbe all’origine dell’accoltellamento subito da un addetto dell’azienda Fratelli Faccia di Ceva, attiva nella macellazione delle carni.
Nel settembre del 2020 il dipendente, assunto da meno di un anno, si era confrontato con un collega più anziano in merito all’utilizzo di una pompa per la pulizia degli scarti. Dalle parole si sarebbe passati alle vie di fatto quando il collega, M.C., aveva colpito l’altro uomo con un coltello che stava utilizzando in quel momento. Sulla dinamica dell’episodio ha deposto in tribunale il ferito, costituitosi parte civile: “Lo impugnava tenendo la lama in alto e mi ha tagliato sul braccio. Poi mi ha inseguito perché voleva sfregiarmi in volto: mi ha passato il coltello davanti al viso e solo l’intervento di un altro collega ha evitato che mi colpisse”. Ancora infuriato, il feritore avrebbe promesso al suo avversario che lo avrebbe tagliato “come il pane” quando si fossero rivisti fuori dall’azienda: “Più tardi mi ha raggiunto per scusarsi. È andato via una settimana dopo, quando io sono rientrato dal periodo di malattia non c’era più”.
Un paio di dipendenti che avevano assistito alla scena hanno affermato di non poter dire con certezza se M.C. avesse accoltellato intenzionalmente il collega oppure no. È propenso a crederlo invece il caposquadra, intervenuto solo in un secondo tempo per riportare la calma e assicurare le prime cure al ferito: “Sulla scorta della mia esperienza in macelleria, credo fosse una ferita troppo lunga per essere involontaria”. Il responsabile del personale ha precisato che M.C. era già stato destinatario di svariate lettere di richiamo, anche a causa delle frequenti liti con i colleghi. In più occasioni era stato richiamato per essere uscito dal reparto con un coltello in mano: “I coltelli devono rimanere sulla pedana di lavoro o nel portacoltelli, se non si stanno eseguendo dei lavori. A lui, nella sua mansione di addetto alla pulizia delle frattaglie, era assegnato un angolo apposito proprio perché non rischiasse di venire in contatto con altri”.
Il processo proseguirà l’8 aprile con l’ultimo testimone, l’esame dell’imputato e la discussione.
a.c.
CEVA Ceva - Aggressione - Lesioni - Armi - Cronaca