Condannato per mafia, percepiva illecitamente il reddito di cittadinanza
Il 65enne residente a Garessio, con gravi precedenti, è tra i sei indagati dalle fiamme gialle di Savona. Ai soggetti si contestano illeciti per oltre 325mila euroLe Fiamme Gialle savonesi, in sinergia e collaborazione con lnps, hanno analizzato la posizione dei percettori di reddito di cittadinanza in provincia di Savona trovando decine di illecite percezioni per oltre 325mila euro.
Tra queste la Compagnia di Savona ha individuato sei persone che avevano prospettato una situazione patrimoniale familiare indigente pur essendo in realtà titolari di conti gioco online, usati assiduamente per giocare e scommettere. I sei hanno percepito indebitamente circa 80 mila euro di reddito con i quali alimentavano i propri conti gioco arrivando a riscuotere circa 600 mila euro di vincite.
In altri casi, la Gdf ha individuato un cittadino di Garessio di 65 anni e due 59enni, un siciliano e un calabrese, che percepivano il reddito di cittadinanza. I tre, condannati in via definitiva per evasione e sequestro di persona, associazione di stampo mafioso e traffico di stupefacenti, non avrebbero potuto chiedere il sussidio e invece hanno percepito complessivamente 23 mila euro. Un calabrese di 83 anni, ai domiciliari per associazione mafiosa, ha chiesto e ottenuto il sussidio statale ottenendo oltre 2 mila euro mentre un 63enne, sempre calabrese, ha ottenuto 4 mila euro di reddito. Infine, ad assicurarsi il reddito di cittadinanza è stato anche un uomo di 68 anni residente a Altare (Savona): nonostante avesse riportato condanna penale definitiva in materia di stupefacenti da meno di 10 anni è riuscito a percepire 12 mila euro di sussidio. Per tutti è scattata la segnalazione all'Inps per la revoca del beneficio e il recupero delle somme indebitamente corrisposte.
Redazione
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