Dogliani piange la scomparsa di Renato Salvetti: era l'ultimo superstite piemontese di Mauthausen
Partigiano, fu catturato e deportato quando aveva appena 19 anni. Originario di Monesiglio, si è spento all'età di 95 anniDogliani piange la scomparsa di Renato Salvetti, classe 1924: con lui se ne va uno dei più importanti testimoni della memoria del territorio, ma non solo. Originario di Monesiglio, visse però tutta la sua vita adulta a Dogliani. A 19 anni, giovanissimo partigiano, fu catturato e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen. Salvetti è stato fino ad oggi l’ultimo sopravvissuto piemontese all’unico campo di concentramento di “classe 3” come campo di punizione e annientamento attraverso il lavoro.
Di questa sua drammatica esperienza decise poi di essere testimone e custode, portando per decenni nelle scuole di ogni ordine e grado la sua toccante storia. Amava trasmettere ai più giovani i valori della libertà e della giustizia, e non si risparmiò mai negli incontri pubblici e nell’opera di testimonianza fino a che la salute glielo permise. Scrivono dal Comune di Dogliani: “Con la sua scomparsa la nostra comunità è un po’ più povera, ma siamo certi che il ricordo della sua storia resterà nel cuore dei molti giovani che lo hanno conosciuto e che hanno tratto insegnamento dai drammi che hanno segnato l’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. L’Amministrazione Comunale doglianese lo ricorda con gratitudine e commozione e si unisce alla famiglia in questo momento di dolore”.
Redazione
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