Fausta Bonino entra in carcere: la Cassazione conferma l’ergastolo per l’infermiera
Condanna definitiva dopo dieci anni di processi. La donna, cresciuta a Saliceto, è accusata di aver provocato il decesso di quattro pazienti dell’ospedale di PiombinoDiventa definitiva la condanna all’ergastolo per Fausta Bonino, l’ex infermiera dell'ospedale di Piombino finita a processo per la morte di alcuni pazienti. La Corte di Cassazione mette fine a una lunga vicenda giudiziaria iniziata quasi 10 anni fa. Bonino - nativa di Savona ma cresciuta a Saliceto, dove ha abitato fino all’età di vent’anni - si è poi costituita al carcere milanese di Bollate.
I supremi giudici hanno respinto il ricorso presentato dalla difesa dell’ex infermiera contro la condanna all’ergastolo decisa, a maggio scorso, dalla Corte d'assise d'appello di Firenze al processo bis di secondo grado. La sentenza della quinta sezione penale della Cassazione è arrivata in serata dopo oltre quattro ore di camera di consiglio. Ieri mattina (mercoledì 18) in udienza il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Balsamo, aveva chiesto nella sua requisitoria di rigettare il ricorso della difesa e confermare l’ergastolo. Per il pg il reparto dell’ospedale dí Piombino “non consentiva l’ingresso incontrollato. Non c’è traccia di altre persone nel reparto in occasione dei quattro decessi” aveva sottolineato.
Tutto nasce appunto da alcune morti sospette, tra il 2014 e il 2015, di pazienti ricoverati nella rianimazione dell’ospedale di Piombino, in provincia di Livorno. Decessi provocati da emorragie improvvise e letali. L’ex infermiera che prestava servizio in quel reparto viene accusata di aver iniettato dosi massicce di eparina. Era il 30 marzo 2016 quando fu arrestata dal Nas dei carabinieri, in esecuzione di un’ordinanza del gip di Livorno, con l’accusa di aver causato la morte di alcuni pazienti ricoverati. La donna venne poi scarcerata 21 giorni dopo.
Inizialmente Fausta Bonino doveva rispondere di dieci decessi: in primo grado è stata condannata all’ergastolo per quattro, in appello è stata assolta. Poi la vicenda è arrivata per la prima volta alla Cassazione che ha disposto un nuovo appello per i quattro pazienti morti, confermando l’assoluzione per gli altri sei casi. Dunque la nuova condanna all’ergastolo in appello bis a maggio. Quel giorno la donna in aula, al fianco del marito e del difensore Vinicio Nardo, è rimasta impassibile di fronte alla lettura del dispositivo. Ora per lei l’ergastolo diventa definitivo.
Redazione
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