Mondovì, consegnò 50mila euro alla badante: ‘Era capace di intendere e di volere’
L’anziana, oggi 87enne, concesse un forte prestito alla donna che la assisteva e che è finita a processoEra del tutto capace di intendere e di volere, almeno secondo il medico di base che la seguiva, l’anziana residente a Mondovì che tra il 2010 e il 2014 avrebbe prestato alla sua badante una somma complessiva di 50mila euro.
La badante, B.B., si trova oggi a processo per circonvenzione d’incapace perché secondo l’accusa, sostenuta anche dai familiari della donna che accudiva, avrebbe approfittato di un momento di particolare debolezza della persona affidata alle sue cure. L’anziana, classe 1932, ha oggi 87 anni e ammette di aver concesso un forte prestito all’imputata, che ha però accusato anche di averle sottratto alcuni gioielli nascosti nel congelatore.
Già vedova, nel 2010 la pensionata aveva subito un intervento a seguito di un carcinoma e non era più autosufficiente. Il declino fisico, sostiene la dottoressa che l’ha tuttora in cura, le avrebbe provocato una temporanea depressione, che venne affrontata con un ausilio farmacologico. Tuttavia, nulla portava a credere che la sua lucidità mentale ne fosse stata compromessa: “Quando vidi per la prima volta la badante - ricorda il medico - la signora mi disse che era sua cugina, perché si vergognava di ammettere la sua dipendenza da un’altra persona”. In seguito la stessa B.B. si recò in studio dalla dottoressa per una visita, e le raccontò di essere invece a servizio all’anziana.
Nella precedente udienza, il marito dell’imputata aveva confermato che in quel periodo la famiglia attraversava grandi difficoltà, avendo come unico sostentamento lo stipendio di B.B.: “Avremmo restituito il prestito, - aveva assicurato - certo non in una volta sola ma nel tempo. Col processo però si è fermato tutto”. A complicare il quadro c’è anche la presenza di un assegno da 10mila euro intestato a una delle tre figlie della coppia, che a detta del padre non avrebbe avuto invece nessun rapporto con la donna che sua moglie assisteva.
Il prossimo 17 febbraio è attesa la discussione del procedimento.
a.c.
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