Mondovì, erano accusati di aver venduto droga ai ragazzini: assolti due immigrati
I presunti ‘manovali dell’hashish’ erano stati riconosciuti dai clienti minorenni, che però hanno ritrattato in tribunaleSi è chiuso con un nulla di fatto il processo a due africani accusati di far parte di una rete di spaccio attiva nei giardinetti della stazione di Mondovì. Le indagini dei Carabinieri erano partite nell’agosto del 2016 in seguito a un controllo effettuato su due ragazzini, un 15enne e un 16enne, trovati su una panchina dei giardini pubblici mentre fumavano uno spinello. Un altro giovanissimo, addirittura 12enne all’epoca dei fatti, in una diversa occasione si era sentito male dopo aver fumato ed era stato perciò accompagnato dal padre in caserma perché denunciasse chi gli aveva venduto il ‘fumo’.
Dopo alcuni mesi di appostamenti, pedinamenti e intercettazioni telefoniche, le investigazioni si erano concluse con l’arresto di dieci persone nel gennaio del 2017. Tra questi il 23enne marocchino Abdelwahed S. e il 27enne gambiano Amadou S., quest’ultimo ospite dell’hotel ‘Alpi del mare’ insieme ad altri richiedenti asilo. La sua posizione era la più grave, perché gli si contestava sia la detenzione che lo spaccio e perché dopo essere stato attinto da misura cautelare si era reso latitante fino all’apertura del processo.
Entrambi gli imputati erano stati riconosciuti dai tre minorenni in base alle foto segnaletiche, ma in udienza i presunti clienti sono sembrati molto più incerti. Solo il più giovane tra loro, oggi 15enne, ha ammesso di aver notato “una notevole somiglianza” tra il gambiano e quell’Amadou che secondo le testimonianze sarebbe stato un ‘manovale della droga’ al servizio di un certo Kapon, ritenuto essere il punto di riferimento per lo spaccio di hashish e marijuana nei giardini della stazione.
L’imputato ha ammesso di aver conosciuto Kapon già quando si trovavano entrambi in Gambia, e di averlo incontrato di nuovo come ospite dell’hotel ‘Alpi del mare’. Ha negato però che il suo conoscente gli abbia mai chiesto di vendere droga o di consegnarne ai ragazzini che giravano attorno all’albergo.
La pm Carla Longo ha sottolineato come “le contestazioni siano fondate su un’attività connotata da numerosissimi servizi di osservazione protratti per mesi prima dell’esecuzione delle ordinanze cautelari” e ha chiesto una pena di 6 mesi per Abdelwahed S. e di 3 anni e 3 mesi per Amadou S.: il tribunale collegiale però non ha ritenuto sufficienti i riscontri, assolvendo Abdelwahed S. perché il fatto non costituisce reato e Amadou S. per non aver commesso il fatto.
a.c.
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