Mondovì, nessun colpevole per la scritta ''Juden hier'' sulla casa di Lidia Rolfi
Le indagini non sono riuscite a individuare l'autore del gesto: la procura di Cuneo ha chiesto l'archiviazioneLa procura di Cuneo ha chiesto l'archiviazione del fascicolo aperto nello scorso gennaio dopo che il figlio di Lidia Rolfi, partigiana deportata nel campo di concentramento di Ravensbrück, aveva trovato la scritta “Juden hier’’ e una stella di David sulla porta della sua abitazione di Mondovì.
Le indagini non sono riuscite a individuare l’autore del gesto: inutile l’acquisizione delle immagini riprese dalle telecamere poste all'inizio della strada, vana anche la consulenza per individuare il tipo di spray nero con cui era stato realizzato lo sfregio.
Il caso aveva suscitato indignazione in tutta Italia e Aldo Rolfi aveva incassato solidarietà bipartisan, nei giorni successivi al fattaccio era stato anche ospite della trasmissione Rai ‘Che Tempo che fa’. In quei giorni la città di Mondovì organizzò una partecipata fiaccolata di condanna al gesto.
s.m.
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