Mondovì, truffa a un medico: pagò 600 euro per un cucciolo di bulldog francese
Voleva regalare un cane a sua figlia scegliendolo da un sito Internet, ma è finito vittima di un raggiroL’idea di C.G., medico in servizio all’ospedale di Mondovì, era di realizzare il sogno della figlia, che da tempo gli chiedeva di adottare un cagnolino. Non uno qualsiasi, ma un cucciolo di bulldog francese: l’uomo ne aveva trovato uno navigando nel web, presso quello che si presentava come un sito specializzato, con tanto di rassicurazioni sul pedigree.
Si era anche messo in contatto telefonico con i responsabili del sito, un uomo e una donna, che affermavano di trovarsi a Roma. Le modalità di pagamento gli erano state comunicate via Whatsapp: due versamenti, uno da 400 e l’altro da 200 euro, da effettuarsi su un conto Postepay.
I sedicenti allevatori gli avevano mostrato varie fotografie dell’animale e assicuravano che avrebbe viaggiato in sicurezza fino a Mondovì. Hanno continuato a fornire rassicurazioni ancora per qualche tempo, dopo i pagamenti, prima di sparire del tutto. A quel punto il medico si è rivolto alla Polizia Postale “più per la speranza di fermare la truffa che di rivedere i soldi”, come ha raccontato oggi in aula a Cuneo.
I fatti risalgono ormai al 2016, perché nel frattempo il fascicolo, oggetto di un conflitto di competenza territoriale, ha viaggiato tra la Procura di Cuneo e quella di Napoli Nord, prima di ritornare di nuovo nel capoluogo della Granda dopo il pronunciamento della Cassazione.
Il prossimo 23 ottobre il funzionario della Polizia Postale che raccolse la denuncia racconterà come si sia giunti all’individuazione di A.C., unica imputata nel processo, come responsabile del raggiro.
a.c.
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