Subì un incidente sulla circonvallazione di Mondovì: “Da quel giorno non sono più io”
Per evitare una Panda sulla sua corsia, il 50enne alla guida di un furgone andò a scontrarsi contro un camion. Ora l’altro automobilista è a processoDice di non avere nessuna memoria di quel che è accaduto nell’istante in cui tutto è diventato nero. Ricorda, però, il calvario dei giorni e delle settimane successive. Cinque costole rotte, una contusione al fegato, una polmonite contratta in conseguenza dei danni polmonari subiti nell’incidente. Un mese da ricoverato e un anno intero prima di recuperare, ma non del tutto, le funzionalità di ogni giorno.
“Sento di essere cambiato del tutto, faccio fatica a parlare e non riesco più a muovere la parte sinistra del corpo” spiega la vittima di questa triste disavventura, un cinquantenne di Mondovì. Quello che è successo, dice, glielo hanno raccontato dopo. Quel giorno viaggiava sulla SP 564 con il suo furgone, intento a qualche commissione. All’altezza del vivaio Garden, pochi metri oltre il bivio per la statale, una Panda che arrivava dall’altra corsia aveva svoltato a sinistra: “Mi hanno tagliato la strada e ho cercato di sterzare, ma li ho colpiti sulla parte posteriore dell’auto. Nel farlo ho sbandato a sinistra, contro un camion fermo”.
I problemi più gravi, osserva a quasi quattro anni di distanza dal fatto, sono le difficoltà a deglutire: “Mi piace molto il sushi, ma non posso più mangiarne”. L’uomo, cui è stata riconosciuta un’invalidità civile del 50%, ha continuato le cure e guadagnato sensibilità nel corpo, ma c’è anche un aspetto legato alla memoria a breve termine e all’equilibrio: “All’inizio non ho più potuto fare il mio lavoro, che prevedeva di salire a grandi altezze. Ho recuperato molto, ma non riesco più a farlo”. L’altra attività che conduceva con la famiglia, aggiunge, ne ha risentito fino alla chiusura, avvenuta alla fine di quello stesso anno: “Mio figlio e mia moglie hanno cercato di tenere aperto, ma non riuscivo più ad aiutare con le commissioni perché non ricordavo cosa dovessi fare”.
Nel processo contro il conducente della Panda, G.R., il cinquantenne è costituto parte civile: l’accusa è di lesioni stradali aggravate. In veste di responsabile civile c’è l’assicurazione dell’imputato, che ha risarcito una parte del danno riconosciuto, in attesa della visita medico legale.
Il procedimento è rinviato al 17 novembre per l’esame dei testimoni e del consulente del pubblico ministero.
Andrea Cascioli
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