Abbigliamento di lusso ceduto per pochi spiccioli: condannato un maghrebino residente a Paesana
L’uomo aveva attrezzato un ‘negozio’ casalingo dove vendeva per pochi euro borse, scarpe e capi di vestiario con i loghi contraffatti delle grandi marcheNell’ottobre del 2018 i carabinieri di Paesana lo avevano fermato con 168 capi di abbigliamento contraffatto che rivendeva a decine di acquirenti: scarpe New Balance e Nike, giubbotti Colmar, borse Louis Vuitton, giacche Armani Jeans, felpe Stone Island e molto altro ancora.
Tutte marche di prestigio cedute a prezzi irrisori, tali da non lasciare dubbio alcuno - almeno secondo la testimonianza dei militari - sulla falsità dei loghi che riportavano. Di fronte al tribunale di Cuneo A.A., marocchino di 44 anni residente a Paesana, è stato chiamato a rispondere dell’accusa di introduzione e commercio di prodotti falsi, smerciati all’interno della sua stessa abitazione adibita a rivendita “clandestina”.
Per lui la Procura ha chiesto la condanna a un anno di reclusione e 5mila euro di multa, in considerazione del fatto che, a detta del perito, almeno alcuni prodotti avrebbero potuto trarre in inganno i consumatori. Di parere opposto la difesa di A.A., che ha sottolineato come lo stesso perito affermasse che i capi di vestiario apparivano falsificati già al tatto: “Ha sostenuto invece che fosse difficile concludere che le scarpe fossero contraffatte, ma non si può presumere un ragionamento diverso da parte del cliente. L’imputato del resto ha precisato a quali prezzi vendesse questa merce, nemmeno lontanamente vicini a quelli degli originali: c’erano borse marchiate Louis Vuitton che venivano comprate per 20 euro”.
Il giudice ha ritenuto provata la responsabilità dell’uomo, condannandolo al pagamento di mille euro di multa e a due mesi di reclusione, sostituiti da quattro mesi di libertà controllata.
a.c.
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